L’edificio presenta orientamento nord-est/sud-ovest ed affaccia sul sagrato rivestito in porfido, a quota sopraelevata rispetto a quella stradale, da cui si raggiunge attraverso una rampa parallela al marciapiede.
La facciata sottolinea la scelta compositiva del progettista: i due prismi triangolari, leggermente sfalsati, disegnano il profilo di una capanna -o di una tenda- e sono tra loro comunicanti per mezzo del basso volume che prosegue sotto forma di pensilina curva sul prospetto principale mentre in corrispondenza della parete di fondo piega verso l’alto trasformandosi in campanile.
Sul fianco sinistro la falda della copertura prosegue sino a schermare parzialmente il piano seminterrato: la linea di gronda diviene una sequenza di quattro aperture il cui andamento curvilineo rimanda nuovamente all’iconografia della tenda; la falda che copre la metà opposta dell’edificio piega invece verso l’alto per proteggere la passerella che conduce agli alloggi retrostanti.
All’interno, l’ambiente ad aula unica è caratterizzato da un’organizzazione asimmetrica degli spazi: la metà sinistra dell’edificio ospita infatti l’ingresso, di altezza più contenuta, in asse con l’altare.
Il volume parallelepipedo, sospeso all’interno tra le due metà dell’edificio, ne costituisce l’asse longitudinale, congiungendo la parete in vetrocemento che fa da sfondo all’altare dedicato alla Madonna con quella rivestita in legno che ospita il tabernacolo.
Il presbiterio, rialzato rispetto all’aula, ospita l’altare in legno e l’ambone in pietra, prolungandosi sino al grande lucernario che contiene la fonte battesimale: alle spalle della mensa, l’omogeneità della parete di fondo è interrotta, a sinistra del tabernacolo, da tre feritoie alte e strette, mentre sul lato opposto una vetrata policroma che rappresenta la Madonna con il bambino lascia intravedere il patio.
Le superfici interne prive di apparati decorativi pittorici giocano però sul contrasto tra i materiali utilizzati: la graniglia dei rivestimenti a pavimento, il cemento armato solamente tinteggiato del parallelepipedo centrale, il legno della copertura la cui struttura rimane a vista, la finitura grigia al quarzo delle pareti di fondo.
1980 – La chiese viene costruita tra il 1980 ed il 1982 su progetto dell’architetto Eduardo Di Marco.
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