la chiesa, presenta una facciata semplice con porta affiancata da due finestre e sormontata da un’altra semicircolare. La navata è a pianta quadrata ed è coperta da volta a botte. Il presbiterio è poco più ristretto della navata ed è rialzato di un gradino rispetto alla stessa; inoltre ha pianta quadrata, coperta da volta a crociera.
Al centro è posto un altare in marmo bianco, avente pala d’altare raffigurante l’Annunciazione. Tramite un ingresso posto a sinistra del presbiterio, è possibile accedere alla sagrestia; quest’ultima presenta una pianta rettangolare coperta da tazza ellittica ed è illuminata da una finestra.
1591 – la struttura viene eretta tra il 1592, anno della visita del vescovo Milani, e il 1614, anno in cui il successore Giovanni Emo, la visita per la prima volta.
1703 – una prima descrizione architettonica è offerta dagli atti della visita del vescovo Ruzzini del 1703 che la descrive appunto con la copertura a volta, dotata di un unico altare e con un’immagine dell’Annunciazione dipinta sul muro.
1789 – una lapide collocata nel 1789 a pavimento in prossimità del presbiterio ricorda l sepoltura di Maria Calepio, figlia di Corrado e Claudia Benaglia, morta nubile prematuramente all’età di 32 anni. La scelta del sito, dovuta forse ad una precisa volontà della defunta, è alla base di un intervento di ristrutturazione e di adeguamento secondo il gusto neoclassico. L’altare probabilmente in legno e logoro veniva sostituito con una nuova mensa in marcirono verde e bianco sul cui lato si trova lo stemma dei Calepio di Cologno con l’iscrizione Corrado Calepio