La chiesa della Sacra Famiglia, realizzata su progetto dell’architetto don Enrico Villa e ubicata nel quartiere residenziale al di là della ferrovia che taglia in due l’abitato di Novate, ha un’architettura semplice e compatta con una forma assimilabile alla capanna.
L’edificio, a pianta rettangolare orientato verso ovest che si pone in continuità sul lato absidale con la casa parrocchiale, si affaccia sul sagrato pavimentato in cubetti di porfido delimitato da un cancellata confinante con via Resistenza.
La chiesa, caratterizzata da una semplice copertura a due falde, è priva di campanile; sopra al tetto dell’attigua casa parrocchiale sono posizionati i diffusori a tromba.
La facciata a capanna ha finitura in mattoni paramano ed è scandita da tre portoni in metallo, rialzati di due gradini rispetto al sagrato, di cui il centrale presenta un inserto vetrato a forma di croce.
Al di sopra del portone centrale un tondo con sfondato cieco intonacato; in prossimità del colmo del tetto svetta una sottile croce in ferro.
Le pareti perimetrali longitudinali sono tinteggiate di giallo e scandite da coppie di finestre rettangolari con davanzale cementizio.
I tre portoni danno accesso al vestibolo, un corpo aggiunto nel 2017 a ridosso della preesistente facciata a capanna, il cui colmo è posto ad un’altezza inferiore rispetto a quest’ultima. Internamente il vestibolo è illuminato da due lucernari e dà accesso all’ingresso originario della chiesa sormontato dall’iscrizione a mosaico: “Adorate Gesù / Lodate Maria / Venerate Giuseppe / Alleluia Alleluia”.
L’aula assembleare a campata unica è un semplice parallelepipedo scandito alle pareti dalle finestrature verticali e a soffitto dalle riquadrature della controsoffittatura in pannelli fonoassorbenti.
Le coloriture giallo e rosa del controsoffitto sono riprese dalle velature delle pareti conferendo uniformità cromatica all’aula; una veletta curva corre in posizione centrale lungo tutto il controsoffitto per andarsi a collegare in sommità al catino absidale.
Il presbiterio è rialzato di due gradini, accoglie in posizione centrale l’altare ed è delimitato lateralmente da due elementi in marmo che ospitano: sul lato sinistro il leggio dell’ambone, sul lato destro il crocefisso ligneo.
La mensa è caratterizzata da un semplice piano sorretto da pilastri angolari in marmo giallo di Verona al di sotto del quale è fissata una lastra in bronzo lavorata a sbalzo in cui è raffigurata l’ultima cena.
Il catino absidale è rialzato di un gradino ed ha un’alta zoccolatura in lastre di marmo giallo di Verona; la parete dell’abside è decorata da un affresco di Antonio Martinotti raffigurante la Sacra Famiglia su fondo azzurro con ai lati due angeli inginocchiati.
Sempre del Martinotti sono i due affreschi sulla parete di fondo ai lati dell’abside: la Natività a sinistra e “Nella casa di Nazareth” a destra.
Le pareti perimetrali dell’aula sono decorate da un ciclo di tele con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e dalla via crucis in terracotta.
Il confessionale è ubicato a destra dell’ingresso, mentre il piccolo fonte battesimale è collocato nell’angolo sinistro a lato del presbiterio, accanto alla porta di accesso alla sacrestia.
1954 – Il 15 gennaio 1954 viene donato da una parrocchiana di S. Gervaso e Protaso un appezzamento di terreno di poco più di 5.000 mq ubicato nel territorio tra Novate e Baranzate, al fine di costruirvi una chiesa che potesse sopperire alle necessità del nuovo insediamento residenziale sorto in quel territorio a confine tra i due comuni.
1959 – La chiesa, costruita su progetto dell’architetto don Enrico Villa, viene benedetta il 4 luglio 1959 da mons. Milani, delegato dell’arcivescovo. L’anno seguente, il 10 dicembre 1960, viene emesso il decreto dall’arcivescovo Giovanni Battista Montini per l’erezione della parrocchia della Sacra Famiglia, con territorio smembrato dalla parrocchia dei Santi Protaso e Gervaso in Novate Milanese, e l’8 gennaio 1961 è nominato primo parroco don Mansueto Messa.
1963 – Negli anni ’60 vengono realizzate sul lotto di proprietà della parrocchia diverse opere edilizie: nel 1963 viene edificato l’edificio della scuola dell’infanzia posta a lato della chiesa e la tettoia porticata che collega il fianco sud e la scuola; nel 1966 viene inaugurata la grotta della Madonna di Lourdes nel piazzale antistante la chiesa; cinque anni dopo viene terminato ed inaugurato il nuovo centro parrocchiale ad uso catechesi, bar e palestra.
1989 – A giugno del 1989 l’allora parroco don Ambrogio Giudici fa eseguire i lavori di rinnovo degli interni della chiesa: montaggio di un nuovo controsoffitto e tinteggiatura delle pareti.
1997 – Tra il 1997 e il 1998 vengono eseguiti diversi interventi di adeguamento degli impianti della chiesa: rinnovo dell’impianto elettrico, sostituzione degli altoparlanti, installazione di impianto di videosorveglianza. L’anno successivo viene rifatta la pavimentazione della chiesa.
2005 – All’interno della chiesa viene rifatto il confessionale ed installato il nuovo organo elettronico Ahlborn donato da un parrocchiano. Esternamente, su un terreno adiacente alla chiesa acquistato di recente, si realizza il campo giochi dell’oratorio.
2010 – Nel 2010, poco prima del trasferimento dell’allora parroco don Maurizio Restelli, vengono realizzati diversi interventi sugli interni della chiesa: rifacimento del controsoffitto, scrostamento e ritinteggiatura delle pareti, posa isolanti. Due anni più tardi viene realizzato l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento della chiesa.
2017 – A dicembre del 2017 prendono avvio i lavori di rifacimento della facciata della chiesa che prevedono la costruzione di un corpo aggiunto, con funzione di vestibolo, davanti alla facciata preesistente. Il 14 maggio 2018 l’arcivescovo Mario Delpini benedice la nuova facciata e le nuove porte della chiesa. In quei giorni viene installato anche il nuovo confessionale, entrando a sinistra dell’ingresso.