L’attuale configurazione della chiesa parrocchiale di Azzate è frutto di una sequenza di interventi protratti nel corso del tempo.
La pianta è a croce latina con aula a tre navate e coro con terminazione quadrangolare.
L’interno, caratterizzato dalle decorazioni novecentesche delle volte a crociera, vede la compresenza di diverse fasi decorative mentre la facciata è omogeneamente neogotica con un profilo a salienti scandita da due lesene che definiscono il corpo centrale. I portali, il finestrone, il profilo superiore e le cuspidi delle lesene sono ornati con rilievi in cotto.
All’interno, procedendo dall’ingresso, a destra si incontra la pregevole tela di Callisto Piazza (1542) raffigurante il matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria, segue un ingresso laterale e poi l’altare del Crocifisso sotto una volta riccamente decorata.
Presenta una struttura in marmo e ospita, in una nicchia, un pregevole crocifisso in avorio attribuito al Giambologna.
Nella pare inferiore è sistemato un Cristo Morto, ottenuto modificando la statua di un Crocifisso. L’altare maggiore è in marmo, con tempietto sommitale, ai suoi lati si trovano una tela, del tardo Seicento, raffigurante San Carlo e San Giovanni Evangelista e l’importante antica copia del Cristo Morto di Hans Holbein collocata sotto la balconata dell’organo.
Dall’altro lato, ritornando verso l’ingresso, si incontrano l’altare della Madonna del Rosario e poi la cappella del battistero.
1184 – La prima documentazione dell’esistenza di una chiesa di Santa Maria ad Azzate è una citazione in un documento del 1184.
1545 – La chiesa viene consacrata da Mons. Melchiorre Crivelli il 18 ottobre 1545.
1590 – Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento vengono condotti diversi lavori di modifica e ampliamento che modificano sensibilmente l’aspetto della chiesa.
1601 – L’organo della chiesa è segnalato per la prima volta nel 1601 e poi ancora nel 1755. Viene probabilmente ricollocato nella attuale posizione, dopo l’ampliamento della chiesa, tra il 1851 e il 1853. La cassa e la balconata sono decorate con pannelli in legno intagliati da Angelo Bossi su disegno di Carlo Maciachini.
1646 – Poco prima della metà del Seicento la chiesa viene affrescata da Isidoro Bianchi.
1699 – Nel 1699 il parroco Luigi Buzzi commissiona a Bernardo Castello (Bernardino Castelli) la realizzazione di un nuovo tabernacolo e fa risistemare gli altari.
1748 – Nel 1748 viene demolito il preesistente campanile in sostituzione del quale viene eretta una nuova torre campanaria che viene conclusa nel 1771.
1851 – Tra il 1851 e il 1853 la chiesa viene ampliata ad opera del capo mastro Luigi Bernasconi di Varese.
1853 – Dopo l’ampliamento della chiesa, tra il 1853 e il 1854, viene condotta una campagna di decorazione che vede la realizzazione di stucchi, affreschi e ornati eseguiti da Emilio e Vincenzo De Bernardi.
1862 – Nuove decorazioni vengono eseguite da Vincenzo Barabini nel 1862.
1926 – Nella seconda metà degli anni Venti del 900 la chiesa viene interamente decorata da Egidio Nicora, ricoprendo le decorazioni precedenti.
1939 – Sul finire degli anni Trenta vengono aperte due finestrelle nella cappella della Madonna del Rosario e riparata la volta del battistero.
1984 – L’organo è stato restaurato dalla ditta Mascioni nel 1984-85.
1995 – L’edificio è stato sottoposto ad interventi di restauro nel 1995