La chiesa (o santuario) della Madonna della Serta sorge ai piedi di Monteviasco, alla fine dell’erta salita (i gradini sono più di mille) che conduce all’unico abitato di Lombardia sede comunale non collegato da una carrozzabile. Il luogo è suggestivo, per la fitta vegetazione di contorno e le vedute sui versanti delle valli Dumentina e Veddasca. Il tempietto è frutto di una fase costruttiva avviata nel 1932 e conclusa nel 1933, ma conserva all’altare un’effige della Madonna dipinta come ex voto da un’abitante dei luoghi nel 1712. L’edificio ha forma di croce greca e occupa una superficie di circa novanta metri quadrati. La parte centrale, un saldo parallelepipedo, s’innalza sino a dieci metri e sovrasta le ali laterali. L’interno è ampiamente illuminato da finestre aperte nei bracci della croce e nel tiburio. Gli affreschi sono opera di Lindo Grassi, noto per la fucina di vetrate artistiche che ancora opera con successo a Milano.
1712 – L’origine del luogo sacro è legata all’immagine che tale Giovanni Antonio Ranzoni, originario di Monteviasco, fece dipingere nel 1712 per ringraziare la Madonna di aver salvato il suo piede da una cancrena, provocata da una ferita inferta durante un litigio con il fratello. Della prima costruzione non si conosce tipologia e dimensione. Non è escluso che si trattasse di una semplice edicola o, al più, di una cappella aperta per la preghiera dei viandanti.
1898 – All’immagine mariana, che ancora campeggia sull’altare maggiore, si legarono nei secoli fatti ed eventi miracolosi. Solo nel 1898, tuttavia, si diede mano a un piano per trasformare il luogo in un vero e proprio edificio di culto. L’ingente impegno economico fu sostenuto dal parroco, don Ernesto Redaelli, e dalla comunità intera di Monteviasco.
1932 – Il tempietto tardo ottocentesco, in forma di padiglione ottagonale, minacciò subito rovina per problemi di fondazione. Se ne impose, nel volgere di pochi decenni, una ricostruzione integrale, avviata nel 1932 e conclusa nel 1933.