Sacro Monte di Varese – Le Cappelle ed il Santuario di Santa Maria del Monte ( VARESE)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Viale del Santuario, Via Prima Cappella, 21100 Varese VA

0332/229223

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1604 – La chiesa fu edificata tra il 1604 e il 1609 su progetto di Giovanni Bernasconi.
1624 – All’interno si trovano affreschi realizzati nel 1624 dai fratelli Lampugnani e statue di Francesco Silva.
1993 – Nel 1993 si operò un restauro dell’edificio.

Cosa vedere

Scopri le opere presenti presso Sacro Monte di Varese – Le Cappelle ed il Santuario di Santa Maria del Monte ( VARESE)

La chiesa dell'Immacolata

La chiesa dell'Immacolata

(1604-1609, restauro 1993) La chiesa dell’Immacolata Concezione, collocata davanti al primo arco, è l’edificio introduttivo alla Via Sacra. Nell’abside si trova la statua di Maria che schiaccia il drago, mentre nelle otto nicchie delle pareti sono visibili le statue dei Dottori che difesero il dogma, opera di Francesco Silva. Gli affreschi, tra cui ‘Il Concilio di Trento’, sono dei fratelli Lampugnani (1624).

Primo Arco del Rosario - Sacro Monte Unesco di Varese

Primo Arco del Rosario - Sacro Monte Unesco di Varese

(1607-1623, restauri 1687 e 1993) Il primo arco del percorso rappresenta i Misteri Gaudiosi; al culmine è posta la statua di Maria con il Bambino che porge la corona del Rosario ai pellegrini. Le statue barocche ai lati raffigurano S.Domenico e S.Francesco. Alla sua destra troviamo la fontana detta della Samaritana.

Prima Cappella, L' Annunciazione  - Sacro Monte Unesco di Varese

Prima Cappella, L' Annunciazione - Sacro Monte Unesco di Varese

(1605-1609, restauro 1993) L’interno della cappella riproduce una stanza di una casa patrizia del ‘600, con un letto di legno, arcolai, una credenza e corredi vari. Le statue interne, raffiguranti l’arcangelo Gabriele e Maria, sono di Cristoforo Prestinari (1610) e vennero donate dal paese d’Orta.

Seconda Cappella,  La Visitazione  - Sacro Monte Unesco di Varese

Seconda Cappella, La Visitazione - Sacro Monte Unesco di Varese

(1605-1697, restauro 1987) E’ rappresentata la visita di Maria alla cugina Elisabetta, madre di S.Giovanni Battista; la scena si compone di dodici statue in terracotta, realizzate dal Silva. Gli affreschi sono di Giovanni Paolo Ghianda (1624). Sulla parete esterna a mezzogiorno è dipinta una meridiana contornata da angeli.

Terza Cappella, la Natività  - Sacro Monte Unesco di Varese

Terza Cappella, la Natività - Sacro Monte Unesco di Varese

(?-1623, restauro 1983) La terza stazione ospita il classico Presepe, composto da quattordici statue in terracotta opera di Martino Retti: Gesù Bambino è posto su una vera mangiatoia in legno di castagno. Gli affreschi alle pareti sono di Carlo Francesco Nuvolone (1658), autore anche del grande dipinto esterno purtroppo deterioratosi e sostituito, nel 1983, da un ampio murales di Renato Guttuso, raffigurante la ‘Fuga in Egitto’.

Quarta Cappella, La Presentazione al Tempio  - Sacro Monte Unesco di Varese

Quarta Cappella, La Presentazione al Tempio - Sacro Monte Unesco di Varese

(1618-1621, restauro 1987) La scena raffigura la presentazione di Gesù al sacerdote Simeone nel Tempio ed è resa con venti statue in cotto dipinto opera di Francesco Silva (1617). Giovanni Ghisolfi si occupò degli affreschi (1662), tra cui spicca il ‘Cielo   con Dio e gli angeli’.

Quinta Cappella, La Disputa di Gesù con i Dottori  - Sacro Monte Unesco di Varese

Quinta Cappella, La Disputa di Gesù con i Dottori - Sacro Monte Unesco di Varese

(1607-1654, restauro 1992) Gesù disputa coi Dottori nel Tempio di Gerusalemme; sono impiegate ventidue statue modellate dal Silva e dipinte dal Nuvolone nel 1651. Quest’ultimo curò anche gli affreschi interni, tra cui si riconoscono una ‘Visione dell’Apoca-lisse’ e ‘L’arca dell’Alleanza’.

Secondo Arco,dedicato a San Carlo - Sacro Monte Unesco di Varese

Secondo Arco,dedicato a San Carlo - Sacro Monte Unesco di Varese

(1620-1654) Eretto in pietra viva di Brenno Useria, l’arco di S.Carlo introduce ai Misteri Dolorosi; la statua del Santo Cardinale, alta due metri e mezzo e scolpita nel 1651 da Carlo Antonio Buono, è collocata al vertice della struttura. Poco prima dell’Arco, sulla destra, sgorga l’acqua della seconda Fontana (1654).

Sesta Cappella, L' Orazione nell'Orto degli Ulivi - Sacro Monte Unesco di Varese

Sesta Cappella, L' Orazione nell'Orto degli Ulivi - Sacro Monte Unesco di Varese

(1606-?, restauro 1988) La sesta cappella porta nell’orto dei Getsemani, durante l’orazione di Gesù. Le nove statue vennero realizzate dal Silva; gli affreschi alle pareti sono invece di Bartolomeo Ghiandone. L’orientamento a nord della cappella fa penetrare la luce di sbieco, creando un effetto notturno: la statua di Giuda è avvolta da una sinistra penombra. La Grotta delle Beate
E’ la raffigurazione della grotta sul monte in cui Caterina Moriggi e Giuliana Puricelli si ritirarono in meditazione, fondando poi, alla metà del ‘400, il Monastero di clausura. La coppia di statue è opera di Francesco Silva.

Settima Cappela, la Flagellazione - Sacro Monte Unesco di Varese

Settima Cappela, la Flagellazione - Sacro Monte Unesco di Varese

(1606-1609, restauro 1988) La scena straziante è composta da otto statue modellate da Martino Retti e da tre grandi affreschi del Morazzone: ‘Cristo davanti a Caifa’, ‘Cristo e Barabba mostrati al popolo’ e ‘Cristo spogliato e trascinato alla flagellazione’ (1609).

Ottava Cappella, La Coronazione di Spine - Sacro Monte Unesco di Varese

Ottava Cappella, La Coronazione di Spine - Sacro Monte Unesco di Varese

(?-1623, restauro 1986) Nel cortile del palazzo di Ponzio Pilato, a Cristo seduto e coperto da un drappo rosso viene imposta la corona di rovi; per la scena sono impiegate dieci statue in cotto dipinto, opera del Silva (1625-26), mentre gli affreschi alle pareti creati sulla volta, mediante inganni ottici, sono di Gianbattista e Gianpaolo Recchi, allievi del Morazzone (1648).

Nona Cappella, La Salita al Calvario - Sacro Monte Unesco di Varese

Nona Cappella, La Salita al Calvario - Sacro Monte Unesco di Varese

(?-1623, restauro 1986) Dalle tre finestre della cappella si vedono altrettanti momenti della Passione di Cristo; vi compaiono venti statue create da Francesco Silva e affreschi di Gianpaolo Recchi (1654). Sulla parete esterna si trova   l’Ecce Homo, affresco deteriorato di Stefano Legnani.

Decima Cappella, La Crocefissione - Sacro Monte Unesco di Varese

Decima Cappella, La Crocefissione - Sacro Monte Unesco di Varese

(?-1623, restauro 1985) L’ultimo mistero doloroso, la Crocefissione di Gesù, è reso con cinquanta statue in cotto, opera di Dionigi Bussola. Al vertice sorge imponente la Croce, mentre le Tre Marie fanno gruppo in disparte. Gli affreschi sono di Antonio Busca (1668).

Terzo Arco, di Sant'Ambrogio - Sacro Monte Unesco di Varese

Terzo Arco, di Sant'Ambrogio - Sacro Monte Unesco di Varese

(1623-1699, restauro 1991) Il terzo arco introduce ai cinque Misteri Gloriosi. Il nome dell’arco deriva dalla statua del Santo benedicente collocata al suo vertice; a fianco ancora una fontana per dissetare i pellegrini.

Undicesima Cappella, La Resurrezione - Sacro Monte Unesco di Varese

Undicesima Cappella, La Resurrezione - Sacro Monte Unesco di Varese

(?-1622, restauro 1991) Un Cristo che volteggia a mezz’aria attorniato da otto statue del Silva (1622) compongono il tema della Resurrezione, arricchito dai fondali affrescati con scene del ‘Paradiso’ e delle ‘Apparizioni di Gesù a Maria, alla Maddalena ed agli Apostoli’ di Isidoro Bianchi. Secondo alcuni studiosi, la cappella venne eretta sulle fondamentadi una torre romana.

Dodicesima Cappella, L'Ascensione - Sacro Monte Unesco di Varese

Dodicesima Cappella, L'Ascensione - Sacro Monte Unesco di Varese

(1624-1633, restauro 1989) La cappella ospita sedici grandi statue, diciassette angeli di dimensioni minori e trentatrè altorilievi di cherubini, tutti realizzati nel 1632 da Francesco Silva. L’edificio è posto in posizione sopraelevata rispetto alla pianura, per richiamare il concetto di ‘ascesa’, ed è decorato frontalmente con le statue dei Santi Pietro e Antonio.

Tredicesima Cappella, La Discesa dello Spirito Santo - Sacro Monte Unesco di Varese

Tredicesima Cappella, La Discesa dello Spirito Santo - Sacro Monte Unesco di Varese

(1623-1684, restauro 1990) La fiammella dello Spirito Santo, accompagnata da una colomba bianca, discende sulle teste degli undici Apostoli e di Maria; per questa scena il Silva ha modellato quindici statue in terracotta mentre Federico Bianchi ha curato gli affreschi. La grande cornice prospettiva è curata dai fratelli Grandi.

Quattordicesima cappella, L'Assunzione di Maria - Sacro Monte Unesco di Varese

Quattordicesima cappella, L'Assunzione di Maria - Sacro Monte Unesco di Varese

(?-1610, restauro 1990) Concorrono alla scena tredici statue opera del Silva; gli Apostoli sono disposti attorno all’urna vuota: sospesa a mezz’aria, tra nubi di malta dipinta, sta la Vergine Assunta in Cielo, probabile opera di Martino Retti. Le pitture a fresco furono cominciate da Stefano Legnani nel 1717 e finite da Pietro Gilardi.

La Fontana del Mosè - Sacro Monte Unesco di Varese

La Fontana del Mosè - Sacro Monte Unesco di Varese

(1803-1834) Per giungere all’ultima cappella, collocata all’interno del Santuario, si percorre il tratto finale   della salita, oltrepassando la Fontana del Mosè e addentrandosi nel borgo. La Fontana fu progettata dall’architetto Francesco Argenti di Viggiù; al centro è posta la statua, opera di Gaetano Monti di Ravenna (1831).

Quindicesima Cappella, L'Incoronazione di Maria: Il Santuario  - Sacro Monte Unesco di Varese

Quindicesima Cappella, L'Incoronazione di Maria: Il Santuario - Sacro Monte Unesco di Varese

Quindicesima Cappella, L’Incoronazione di Maria: Il Santuario  – Sacro Monte Unesco di Varese (1660, restauro 1982) Punto culminante della Via del Rosario, di cui ospita sull’altare maggiore il quindicesimo mistero, e cuore religioso del borgo, il Santuario di Santa Maria del Monte venne fondato presumibilmente tra l’ottavo ed il nono secolo d.C. in forme semplici e lineari; l’edificio originale era infatti a navata unica, con abside a levante. Verso la fine del 1100, essendosi moltiplicati i fedeli che frequentavano il Santuario, si decise di provvedere ad un significativo ampliamento: i muri della vecchia chiesa vennero in massima parte abbattuti e vi si costruí sopra un nuovo edificio. Il rifacimento romanico risparmió l’abside che, opportunamente rinforzatoe affrescato nel 1300, é oggi conosciuto come la “Cripta”; cent’anni piú tardi venne sistemato nel narcete (luogo in cui assistevano alla Messa i non battezzati) un soppalco a due piani: al livello superiore fu collocata la chiesa di San Giacomo. Una nuova ondata di ristrutturazioni interessó l’edificio del Santuario a partire dal 1472, dietro commessa del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza e su progetto dell’architetto Bartolomeo Gadio. Venne cosí demolita l’abside romanica per far posto a tre absidi a trifoglio; cominció la costruzione del monastero di Clausura sul muro a nord del Santuario. Nel 1494 la chiesa di San Giacomo venne scoperchiata, rialzata e al di sopra di questa venne eretta láttuale chiesa delle Romite. Questi interventi architettonici non risparmiarono l’antica facciata romanica, cui venne sopvrapposto nel 1518 un porticato in pietra. Nel 1600 al Santuario toccó un “aggiornamento” in stile Barocco che portó alla copertura della varianti rinascimentali, al prolungamento della navata centrale e all’abbattimento della chiesa di San Giacomo. Nel 1671 venne costruita la Cappella delle Beate, affrescata dal Busca e destinata ad ospitare i corpi delle monache fondatrici e venne inoltre aperto l’ingresso laterale ancor oggi utilizzato. Ultime modifiche decorative, opera di Ludovico Pogliaghi, vennero portate a compimento all’inizio del ‘900.

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