Inizialmente questa chiesa con tutta probabilità era costruita da un vano ampio quanto la campata centrale, dove c’è l’altare con l’affresco venerato. Più tardi si volle ampliarla per supplire alla parrocchiale abbattuta, in attesa della realizzazione della nuova chiesa settecentesca. Non potendo allungare la chiesa verso monte, perché la montagna lo impediva, vennero create ai lati due campate, ottenendo così la curiosa pianta attuale. L’affresco è stato contornato da una preziosa tribuna marmorea policroma e dotato di altare circondato da piccolo presbiterio con balaustra ed inferriata di fine fattura. Gli ingressi sono due, posti sui lati est ed ovest.
1609 – questa chiesa si affaccia per la prima volta alla storia negli atti della visita del vescovo Giovanni Emo nel 1614; e per attestazione del parroco Madaschi, si può avere certezza che la sua origine va posta tra il 1609 e il 1614
2009 – la chiesa fu oggetto di un intervento di restauro conservativo