Il Santuario della Madonna della Bozzola, situato a Garlasco, affonda le sue radici in un evento miracoloso del 1465, quando la Vergine apparve a una tredicenne sordomuta di Garlasco di nome Maria, presso un’edicola votiva circondata da cespugli di biancospino, localmente chiamati “buslà“. Proprio da questa località deriva il nome “Bozzola“. Maria, dopo l’apparizione, riacquistò la parola e divenne nota come Maria Benedetta, portando con sé il messaggio della Madonna che desiderava in quel luogo un Santuario a protezione di tutta la Lomellina, promettendo numerose grazie. Questo evento prodigioso diede il via alla costruzione di una cappella, eretta già nelle settimane successive al 1465 attorno all’edicola. Un secolo dopo, nel 1565, una visita del cardinale Ippolito Rossi, vescovo di Pavia, documentava la presenza di una vera e propria chiesa, sebbene l’altare con l’immagine quattrocentesca non fosse ancora quello principale.
L’edificio attuale è il risultato di una lunga evoluzione architettonica. La costruzione che possiamo ammirare oggi ha avuto inizio tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento sulle fondamenta della cappellina preesistente. Nel corso dei secoli, la chiesa subì diversi ampliamenti, con un importante intervento negli anni a cavallo tra il 1500 e il 1600 che comportò lo spostamento dell’asse della navata per rendere l’altare con l’immagine miracolosa la mensa maggiore. Nel 1623, il vescovo di Pavia monsignor Mandriani descriveva una chiesa “molto ben costruita, in una forma più ampia, ad un’unica navata con cornice decorosa”, menzionando anche il complesso di statue in gesso dette “Caragnòn“. Nel 1662 fu edificato il campanile. Agli inizi del Settecento si aggiunsero il braccio destro, la volta del presbiterio e la cupola ottagonale. Il nuovo altare maggiore in marmi policromi, destinato a valorizzare l’immagine quattrocentesca della Vergine, fu solennemente dedicato nel 1765. L’Ottocento fu un secolo cruciale, con il completamento del braccio sinistro nel 1843 e l’allungamento della navata centrale nel 1860, conferendo alla chiesa la sua attuale pianta a croce greca.
L’aspetto attuale della facciata risale al 1905 e fu progettata dall’ingegner Cesare Nava in stile neoclassico. La facciata è caratterizzata da un ampio pronao sviluppato su due piani che occupa l’intera larghezza, proteggendo l’entrata principale detta “Porta dei Santi“ e i due ingressi laterali: a sinistra la “Porta del Dolore” e a destra la “Porta della Gloria“. In corrispondenza della navata centrale si erge un loggiato quadripartito, aggettante sulla piazza e sorretto da colonne intonacate rivestite alla base da lastre in granito, culminanti con capitelli dorici in conci di cotto. Una scala a chiocciola conduce al loggiato e alla terrazza sovrastante, dove si trova anche l’organo. Lo stile composito della facciata rispecchia i canoni dell’epoca di costruzione (1905). Negli stessi anni, la facciata fu arricchita da statue in cotto realizzate da Provini di Milano e Repellini di Cremona e da due statue in cemento (la Fede e la Speranza) della ditta Rossi Speluzzi di Milano, poste su basamenti di granito.
L’interno, terminato nel 1860, si presenta con una pianta a croce greca, sovrastata da una cupola ottagonale con lanterna, ornata da pregevoli affreschi. L’intervento più recente è la cappella dell’Adorazione, realizzata dallo scultore Toffetti e completata nel 2009. Il pavimento è in materiale lapideo, mentre la struttura verticale è realizzata con mattoni pieni intonacati e quella orizzontale con volte ogivali. Nel corso del XX secolo, il Santuario conobbe una crescente devozione, culminata nel 1927 con la sua aggregazione come Basilica Minore alla Basilica Vaticana di San Pietro, evento commemorato con la collocazione di tre stemmi marmorei sulla facciata. Nel 1938, la cantoria si arricchì di un organo della Casa Mascioni, il più grande della diocesi di Vigevano. Dall’11 febbraio 1977, il Santuario è anche parrocchia sotto il titolo di San Silvestro Papa, divenendo un importante punto di riferimento diocesano per la pastorale. A partire dagli anni ’90, il complesso è stato oggetto di un energico restauro, con interventi anche recenti come la realizzazione della Cappella Galleria della Misericordia, sempre ad opera di Toffetti. Il Santuario continua ad essere un luogo di incontro, riflessione, cammino spirituale, accoglienza e animazione per la carità
- 1456: Tradizione indica questa data come quella in cui il giovane Agostino da Pavia dipinse l’immagine mariana come ex voto.
- 1465: Apparizione della Madonna a Maria, tredicenne di Garlasco, e inizio della costruzione di una cappellina.
- Fine 1500 – Inizio 1600: Costruzione dell’edificio sulle fondamenta della cappellina preesistente.
- Anni a cavallo tra 1500 e 1600: Ulteriore ampliamento della chiesa e spostamento dell’asse della navata.
- 10 maggio 1565: Visita del cardinale Ippolito Rossi che attesta l’esistenza di una chiesa al posto della cappella.
- 31 luglio 1576: Visita di monsignor Angelo Peruzzi che descrive la chiesa come “assai frequentata dai popoli”.
- 1623: Monsignor Mandriani descrive la chiesa più ampia e ben costruita, menzionando le statue dei “Caragnòn”.
- 1662: Edificazione del campanile.
- Inizio 1700: Costruzione del braccio destro, innalzamento della volta del presbiterio e completamento della cupola ottagonale.
- 1765: Solenne dedicazione del nuovo altare maggiore in marmi policromi.
- 1843: Completamento del braccio sinistro della chiesa.
- 1860: Allungamento della navata centrale, conferendo alla chiesa la forma a croce greca e completamento dell’interno.
- 1897: Ricostruzione della facciata su disegno dell’ingegner Nava di Milano.
- 1905: Progettazione della facciata attuale da parte dell’ingegner Cesare Nava e aggiunta delle statue in cotto.
- 1927: Aggregazione del Santuario come Basilica Minore alla Basilica Vaticana di San Pietro e collocazione degli stemmi marmorei.
- 1938: Installazione dell’organo Mascioni.
- 1977: Il Santuario diviene parrocchia sotto il titolo San Silvestro Papa.
- 1983: Restauro dell’immagine mariana quattrocentesca.
- Anni ’90 in poi: Importanti lavori di restauro del complesso architettonico.
- 1997: Restauro dell’organo Mascioni.
- 2009: Realizzazione della cappella dell’Adorazione ad opera di Toffetti.
- 30 settembre 2012: Inaugurazione del nuovo bar del Santuario.
Nei dintorni
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