Il complesso religioso, proporzionato alla situazione demografica, si sviluppa su tre corpi, due longitudinali e uno di collegamento trasversale. Il sagrato della chiesa è quindi un’area comune a tutto il complesso, e dà accesso, a sinistra, alla casa parrocchiale, a destra, all’edificio di culto. Quest’ultimo, in cemento a vista sia all’esterno sia all’interno, si sviluppa in modo abbastanza irregolare, secondo un asse longitudinale con un’unica navata che si allarga progressivamente fino al presbiterio, intorno al quale si aprono spazi laterali per il battistero, la sacrestia e una cantoria. Anche a livello volumetrico la chiesa è fortemente irregolare: il soffitto degrada dall’ingresso verso il centro, per poi tornare ad impennarsi vertiginosamente nell’area del presbiterio; una serie di pilastri sostiene questo andamento strutturale e segna il passaggio ai vani laterali che si aprono lungo il percorso della navata. Le finestre, collocate a varie altezza e di dimensioni diverse garantiscono una illuminazione omogenea e cospicua, variata dalla bicromia interna (cemento a vista e intonaco) e dagli improvvisi tagli dei muri che creano forti contrasti luministici.
L’insieme è quindi fortemente innovativo nel panorama dell’edilizia religiosa pavese e
rompe alcuni schemi che, fino a quel momento, sembravano assolutamente codificati. Il
modello di riferimento non è più riscontrabile nella tradizione costruttiva pavese antica. Si lascia da parte il mattone a vista e la compattezza volumetrica, per un edificio che ha nella continua variazione degli spazi e successione dei volumi i suoi punti di forza.
1969 – Con il 1969 viene progettata la chiesa di Santa Maria della Scala nel quartiere che è sorto intorno alla cascina omonima. Il progetto viene affidato agli ingegneri Bonomi e Calvi
e all’architetto Corbella. La chiesa sorge a nord del complesso cascinale, al centro dell’area che viene adibita a zona residenziale a partire dalla metà degli anni Sessanta, gravitante su
un asse stradale ormai secondario, tra la provinciale Vigentina e la statale dei Giovi, che conduce all’antico insediamento di Mirabello.
1972 – La parrocchia di Santa Maria della Scala fu eretta nel 1972 dal vescovo Antonio Giuseppe Angioni.