La chiesa della Beata Vergine del Gavattino si trova nel comune di Alfianello, a sud ovest dal suo centro abitato, nella Bassa Centrale Ovest bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso sud. La facciata, avente frontone mistilineo completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, presenta pronao coperto a padiglione e poggiante su colonne stilizzate. Due lesene inquadrano il portale lapideo, completo di stipiti e architrave sagomato. Sopra di esso si trova una finestra con sommità ad arco ribassato. Oltre a questa apertura, il prospetto est alloggia una finestra che consente l’illuminazione naturale del presbiterio e un secondo portale di accesso all’aula. Il campanile a pianta quadrata, collocato a nord dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco cornicione e cupoletta con base ottagonale irregolare. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica culminante nel presbiterio a pianta rettangolare e vano adiacente. Lo spazio è scandito da archi a tutto sesto. Un cornicione modanato, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle volte di copertura, a botte ribassata nella navata, a botte decorata a cassettoni nella zona presbiterale.
XVI – E’ possibile che il terreno dove sorge la chiesa sia stato designato a lazzaretto in seguito alla peste detta di San Carlo, avvenuta tra il 1576 e il 1578.
XVIII – Il 3 agosto 1780 Carlo Stabile, “possidente e pubblico estimatore”, assegna al nuovo oratorio in contrada del Gavatino “una pezza di terra di tavole quaranta”. Sette giorni dopo, Antonio Medici, vicario generale del vescovo Giovanni Nani, verga, al centro del progetto raffigurante la chiesa, il testo di approvazione. Nello scritto si sottolinea che l’Oratorio è sotto il titolo di San Carlo Borromeo e che la licenza è concessa secondo il disegno, a margine sono annotate le misure del nuovo edificio: “Chiesa longa 14, larga 16, alta 18; Coro largo 8, longo 9, alto 14”.
XIX – L’oratorio, viene descritto nella relazione del parroco don Bartolomeo Balotta del 4 aprile 1812 in occasione della visita pastorale del vescovo Gabrio Maria Nava: “Nel circondario della Parrocchia d’Alfianello esistono 4 Oratori, San Rocco (dicesi di Jus patronato della comunità), San Giovanni della fu famiglia Gambara, Santo Zenone gius patronato del Pio Luogo della casa di Dio in Brescia, L’Oratorio detto dei morti del Gavattino eretto dalla devozione dei fedeli, senza proventi e senza pesi. Arricchito dal busto con Reliquia di Santo Gottardo. Altare solo. La statua di Maria Vergine apparsa in Caravaggio ne forma la pala”. La documentazione esistente fa ritenere che alla devozione per San Carlo si siano sovrapposte quelle per San Gottardo e della Madonna di Caravaggio. Parlando della chiesa parrocchiale il relatore aggiunge: “Nell’Altare del Suffragio in propria comune custodia stanno riposti due uguali reliquari, uno colla reliquia di S.to Carlo Borromeo, l’altro di S.to Vincenzo F
XX – Negli anni ’70 sono state eseguite delle lavorazioni nel presbiterio: separazione del paliotto e la mensa dal resto dell’altare e rifacimento della pavimentazione nella zona presbiterale.
XXI – Nel 2008 sono state rifatti il mano ti copertura e la struttura sottostante.