Chiesa della Beata Maria Vergine della Cintura (Torchiera, Pontevico)

Diocesi di Brescia - chiesa sussidiaria - Lombardia

Pontevico - Torchiera - BS - 25026

030/930460

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XVIII – Notizie precise sulla fondazione del convento e della presenza dei padri agostiniani nel XVIII secolo non sono state reperite, però è possibile conoscere le vicende di questo monastero dopo la partenza dei frati e la soppressione del convento. Nel 1786 la Serenissima Repubblica di Venezia per mezzo del Magistrato sopra Monasteri per conto della Cassa Opere Pie, Abazie e Comende vacanti, metteva in vendita il convento, l’adiacente cascina e tutti i terreni di proprietà degli agostiniani. L’acquirente era Don Francesco Barbieri che per 17.000 ducati acquistò la proprietà terriere di 120 piò divisa in varie cascine più il “Convento costrutto di due piani cioè il terreno e, superiore con chiostro, cortili, foresteria, e stalle con altri servizi posto nel terreno di Pontevico unitamente al quale la Chiesa con coro, undici altari, sagrestia, campane e campanile”.
XVIII – Nel documento del 1786 della Serenissima Repubblica di Venezia si specifica che “… con l’indicato decreto fu ad esso acquirente accordato la demolizione della chiesa annessa ad esso convento, e la successiva restrinzione della medesima in minor ampiezza… e che nella nuova erezione di farsi, siano e s’intendano preservate le azioni e ragioni di chiunque professasse il diritto sopra alcuno degli altari o tumulazioni ora esistenti nella chiesa da demolire inoltre l’obbligo al compratore dell’elemosina e della Messa festiva nell’antedetta Chiesa e del mantenimento della Chiesa, sagrestia, Campanile, Campane e Sacri Arredi”. Seguendo tali disposizioni, come testimonia la data scritta sull’arco trionfale, la chiesa fu ricostruita nel 1798 da don Francesco Barbieri.
XX – Nel 1985 è stato posato un nuovo pavimento per commemorare il primo centenario dell’apparizione della Madonna di Lourdes.

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