Orientata secondo il criterio tradizionale, la facciata rivolta verso ovest è preceduta da un sagrato sopraelevato di cinque gradini rispetto alla strada comunale che lo lambisce. La facciata presenta la particolarità di avere tutti gli elementi architettonici (lesene, cornicioni e timpano) in pietra Serizzo a vista. Un cornicione la suddivide in due ordini ambedue divisi da quattro lesene in tre settori. Il settore centrale dell’ordine inferiore presenta un portale seicentesco in arenaria, delimitato da due volti con addossate lesene complete di basamento, corpetto scanalato e capitello. Un architrave serve d’appoggio ad un coronamento a forma di piccola edicola con al centro formella in marmo bianco con scolpito ad alto rilievo l’annunciazione dell’angelo a Maria; due medaglioni ai lati servono da raccordo ed entro le volute di un timpano spezzato c’è la figura del Padre Eterno a mezzo busto. Nel settore centrale del secondo ordine è in opera, entro contorno in pietra, la finestra che da luce alla navata. Un timpano triangolare, sempre in serizzo, conclude la facciata. Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata, suddivisa in due campate da lesene in stucco complete di capitello sempre in stucco. Il presbiterio è in rilievo di due gradini, ed ha pianta quadrata con parete di fondo ad andamento leggermente curvo, coperto da volta a vele incrociate con raccordato il catino absidale. Sul lato sud del presbiterio, una porta consente l’accesso alla sagrestia e da questa si passa al vano del campanile che si presenta molto esile e slanciato e concluso con copertura in lastre di rame.
1696 – circa nell’anno 1696 si pensò di costruire a piazza Amata sulle fondamenta del piccolo oratorio, che esisteva da tempo indetermnato, una chiesa abbastanza grande per la crescente popolazione della contrada. Ma quest’idea incontrò mille ostacoli e contrarietà, tanto che non si diede mai inzio all’opera. I lavori comunque iniziarono nel 1702 e terminarono indicativamente con la costruzione dei gradini davanti alla chiesa nell’anno 1724.
1730 – nel 1730 la chiesa risulta ultimata e viene benedetta dallo stesso parroco che ne aveva constatato la messa in opera e dedicata all’Annunciazione di Maria Vergine.
1771 – viene innalzato il campanile
1778 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta nella seconda metà del XVIII secolo, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da sindaci presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, la scuola del Santissimo Nome di Gesù e quella della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi l’oratorio pubblico di San Lorenzo martire, antica sede parrocchiale, l’oratorio della Santissima Annunziata, e quello di San Nazzaro, antica sede parrocchiale. La comunità di Suisio era retta da un parroco beneficiato affiancato da otto sacerdoti
1797 – nel 1797 si delibera per un primo restauro che prevede la fusione di una nuova campana ed il rifacimento del campanile. Inoltre vengono effettuati lavori di restauro anche al locale sacrestia.
1800 – il 29 agosto 1800 la chiesa dell’Annunciata, riceve dal parroco Vitali, la licenza di confessare e ottiene un confessionale onde poter ascoltare le confessioni delle donne.
1905 – il 3 settembre del 1905, la chiesa viene scelta per celebrare la funzione della via crucis.
2011 – viene restaurato il portale d’ingresso.