La chiesa presenta un’orientamento est-ovest, e si trova in una piccola frazione del comune di san Giorgio, in prossimità della campagna aperta. Il fronte della Chiesa è a capanna e suddiviso verticalmente da 4 lesene di ordine tuscanico. La finestra termale posta al centro della facciata richiama l’architettura palladiana; questa tipologia di finestra è presente anche sulle pareti laterali della chiesa.
All’interno lo spazio si articola in un’unica navata. L’aula è profonda circa 12 metri e larga quasi 11. La profondità della chiesa misurata dalla controfacciata fino all’abside è di poco più che 20 metri. Entrando, sulla destra, troviamo la cappella che un tempo fu del Battistero, quindi subito di fianco l’accesso al campanile. Ai lati del Presbiterio, sulla destra la sagrestia e sulla sinistra la cappella delle Messe feriali, detta della Passione. Sulla campata centrale della navata si aprono due cappelle, una di fronte all’altra, dedicate a Sant’Antonio da Padova (a sinistra) e alla Madonna (a destra).
1544 – Si rileva in una visita pastorale del 1544 che la chiesa parrocchiale di Villanova è dedicata alla Beata Vergine Maria, e che necessita di numerose riparazioni.
1717 – La relazione della Visita Pastorale del Vescovo Alessandro Arrigoni, in data 28 aprile 1717, riporta il cattivo stato della chiesa. Il Vescovo ingiungeva alla popolazione di ricostruirla, pena il ritiro del parroco. La risposta ad un questionario del Vescovo (1752), circa la chiesa ed il Beneficio Parrocchiale, riporta che il restauro fu fatto a poco a poco dal popolo, nel periodo compreso fra il 1724 e il 1742. La prima parte ad essere rifatta fu quella absidale (il “coro”), come riporta un inventario del 1727.
XIX – Furono introdotte modifiche come la collocazione della grande cantoria sopra la bussola, e di un pulpito sproporzionato rispetto alla navata. Altri cambiamenti hanno interessato gli arredi interni della chiesa.
1930 – Fu aggiunta nel 1930, accanto al Presbiterio, una cappella capace, dedicata alla Passione. Questa cappella fu fatta costruire da Luigina Venturini in memoria del marito defunto. Nello stesso periodo furono aperte due finestre ai lati del Presbiterio, per dare luce alla Cappella e alla sagrestia.
1978 – Nel 1978 è stato rifatto il pavimento della cappella della Passione, decorata ad opera della ditta Sogliani, inoltre è stata ricostruita la sagrestia. L’altare della Madonna, nella prima cappella a destra, è stato ridotto per creare un corridoio interno alla casa parrocchiale ed una stanza al primo piano. Nel 1980 è stato rifatto l’intonaco dell’esterno e si sistemata la cella campanaria. In questi anni si sono tagliati i muri per fermare l’umidità e si è collocato il fonte battesimale a fianco del Presbiterio.
Nel 1984 si è provveduto ad altre opere di sistemazione dell’interno. Sono state eliminate le sovrastrutture ingombranti, sono state rifatte le lesene laterali, è stato abbassato l’altare maggiore per mettere in evidenza il coro ed è stato ritinteggiato l’interno a tre variazioni, coprendo i vecchi fregi. Il risanamento più consistente è stato quello del tetto, che ha comportato la chiusura di parte delle finestrelle del sottotetto.
2012 – Nel corso del 2012 è stato installato un impianto anti-intrusione, collegato con pratica web-ce