La chiesa, canonicamente orientata, presenta un impianto a navata unica, divisa in 3 campate, a cui si aggregano cappelle laterali; la prima cappella a sinistra dell’entrata nella prima campata è la cappella battesimale.
Il presbiterio, molto profondo e sopraelevato rispetto alla navata di 3 gradini, ha terminazione rettilinea.
La navata centrale è coperta da volte a botte a a crociera alternate; queste si impostano su un cornicione perimetrale sporgente che si snoda lungo le pareti della chiesa, e sono frazionate da arcate trasversali a tutto sesto, decorate con un motivo a cassettoni con rosette e incrostazioni marmoree.
L’arcata trionfale, che separa la navata dal presbiterio, è sostenuta da piedritti ornati a stucco con capitelli angolari di ordine composito.
Il presbiterio è coperto da una volta a crociera ribassata e nervata.
Nella parete di fondo si apre una finestra rettangolare.
Altre finestre di uguale foggia si aprono in controfacciata e in corrispondenza dei perimetrali della seconda campata.
All’interno, la prima campata è occupata da una tribuna aderente alla controfacciata.
Il campanile, totalmente intonacato, si trova sul lato settentrionale e si eleva su 4 piani: oltre alla cella campanaria, presenta solo aperture a feritoia.
La facciata è a salienti: il settore centrale corrisponde alla navata, i salienti laterali alle cappelle.
Questi ultimi sono privi di decorazioni, mentre la porzione centrale presenta uno stile di gusto barocco.
E’ inquadrato da due alte paraste e frazionato in tre livelli da cornici marcapiano.
Al primo livello si trova il portale maggiore, decorato da un fastigio curvilineo sorretto da mensole; al secondo livello, in corrispondenza di una finta balconata, si apre una grande finestra tra paraste riquadrate che sorreggono una cornice marcapiano a linee spezzate; la facciata termina con una copertura timpanata decorata da una conchiglia ieratica.
1398 – La cappella di Gudo Visconti è nominata nella “Notitia Cleri” del 1398 come appartenente alla pieve di Rosate. Ancora, nel “Liber Seminarii” del 1564, la rettoria di Gudo Visconti figurava nella pieve di Rosate.
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta è attestata come parrocchia dal XVI secolo e continua a comparire negli Atti di Visita Pastorale dei secoli successivi. Il 27 agosto 1719 venne eretta la Confraternita della Beata Vergine Maria del Santissimo Rosario.
Verso la fine del XVIII secolo la parrocchia contava 425 persone.