La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli si trova nel comune di Gambara, nella Bassa Centrale Est bresciana. Il fabbricato è orientato seguendo l’asse est – ovest, con il prospetto principale rivolto verso ponente. La facciata, avente frontone mistilineo completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene composite: nell’ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale di accesso all’aula sormontato da architrave e coronamento triangolare; nel registro superiore fiancheggiano il finestrone, avente architrave e cornicione ad andamento spezzato, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Quattro nicchie vuote laterali, due per ordine, completano l’alzato principale. Gli altri tre prospetti alloggiano finestre che consentono l’illuminazione naturale dell’aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato est dell’edificio, presenta in sommità quattro bifore, cornicione marcapiano e guglia conica. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica, accompagnata da cappelle laterali, e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidato. Lo spazio è scandito da lesene composite e da cornicione, leggermente aggettante, che segna il punto di innesto delle strutture di copertura.
IX – La chiesa di San Pietro viene segnalata in un documento dell’865 come donata all’Abbazia di Leno dal conte Suppone assieme a Santa Maria della Neve.
XVI – La chiesa venne ricostruita verso la fine del XVI sec., per decreto di San Carlo, riducendola da tre a una navata. Dall’11 novembre 1595, data dalla quale ospita il battistero ed il capitolo trasferiti da Santa Maria della Neve, diventò parrocchiale.
XVI – Nel 1559 il campanile venne parzialmente demolito e ricostruito.
XVII – Il coro venne ampliato nel 1679.
XVIII – L’altare maggiore venne innalzato nel 1774 dal prevosto Antonio Marini.
XIX – Nella seconda metà del XIX sec. la parrocchiale venne allungata di una campata. Contestualmente, al tempo del prevosto Gregorio Barezzani (1872 – 1890), furono tolti gli stucchi seicenteschi che adornavano la chiesa. Successivamente veniva decorata dal pittore Antonio Franzoni di Gottolengo.
XX – Alla fine degli anni ’20 del XX sec. i fratelli Margoni di Asola decorarono il catino dell’abside e il timpano della facciata. Successivamente, agli inizi degli anni ’30, venne rifatta la pavimentazione interna.
XXI – Nel 2005 sono stati eseguiti lavori per il restauro ed il rifacimento della pavimentazione interna della chiesa.