La piccola chiesa dei Santi Genesio e Macario sorge nel centro del borgo, quasi intrappolata dalle case.
La chiesa esternamente appare molto semplice, semplicemente intonacata e tinteggiata.
La facciata a capanna ha due sole aperture: il portale con cornice in pietra e la finestra superiore, che si conclude ad arco.
Ai lati della facciata, come unico motivo decorativo, troviamo due lesene che si concludono con semplici capitelli.
L’interno della chiesa è dominato dall’altare maggiore collocato in un piccolo presbiterio; un’unica aula caratterizza la navata, nella quale si allineano nell’ordine: a sinistra entrando, un ripostiglio, la cappella della Madonna, il confessionale; sulla destra c’è la cappella dedicata al Sacro Cuore e lo sfondato che conduce alla sacrestia.
XIII sec. – Sulla fine del Duecento la località già possedeva la chiesa di S. Genesio: “in plebe garlate, loco bartexana, ecclesia sancti genexii”.
1568 – Con documento del 7 marzo 1568, la chiesa fu separata dalla prepositura di Garlate ed aggregata alla Cura di Galbiate, con l’obbligo però del prevosto di Garlate “di andare a celebrare la messe nell’oratorio di Bartesago li giorni di S. Genesio e S. Macario”.
1570 – Nel 1570, il Visitatore arcivescovile padre Leonetto Clivone rettore del collegio della Compagnia di Gesù in Milano, lasciò questa ordinazione:”per l’oratorio di Santo Genesio di Bartesagho: che si accomodi l’altare, si faccia una honorevole bradella secondo la forma, si acconci il tetto et il pavimento, si provenga d’una pietra sacrata alla forma, si tenghi serata detta chiesa di note colla chiave”.
1585 – Le due cappelle laterali vennero costruite intorno all’anno 1585.
1919 – Il nome del Servo di Dio Andrea Ferrari, arcivescovo di Milano dal 1894 al 1931, è legato a un grande fatto per Bartesate: l’erezione della chiesa alla importante dignità parrocchiale (10 aprile 1919). Le frazioni Motallo, Mozzana inferiore, Mozzana superiore, Piazza e Umido si sono staccate dalla parrocchia di Galbiate per formare la nuova parrocchia di Bartesate.
1929 – Nel 1929 comparve sul fianco destro della chiesa l’attuale campanile con le sue cinque campane.
1930 – Venne aggiunta, sempre sul lato destro, la piccola sacrestia.
2011 – Vennero avviati lavori di restauro e risanamento delle coperture,della superfici esterne della chiesa e degli impianti.
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