esternamente la chiesa presenta la facciata rivolta a nord, terminata a due spioventi con cornice poco sporgente. Un ampio portale con contorno in pietra di Sarnico è protetto da tetto a padiglione uscente a sbalzo dal muro. Sopra il medesimo, un finestrone semicircolare da luce alla navata. Il fronte verso sud presenta la sporgenza dell’abside circolare della vecchia chiesa romanica, il lato del piccolo campanile e la sagrestia. Il prospetto verso ovest presente invece i segni di una finestra arcuata che probabilmente era la finestra che dava luce la chiesetta dal fondo; sempre su questa parete è ben visibile la giunta avvenuta nel 17º secolo della parte nuova della chiesa con l’introduzione di una porta poi abbandonata. Sulla parete posta a sud, dietro l’abside, su di una pietra nera leggermente sporgente dalla zoccolatura si legge la data 1605, data in cui la chiesa venne ampliata. Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata coperta da tetto a due spioventi costituiti da travetti squadrati con fondelli di cotto poggianti su unica travatura cassettonata. L’abside romanica si presenta riccamente decorata di affreschi del 15º secolo. Il presbiterio ha il suo arco trionfale con grossa chiave in legno sopra la quale un tempo era esposto un crocefisso. Il presbiterio in rilievo di un gradino in pietra presenta pianta quadrata ed è coperto con volta a vela e riceve luce da due finestre. Un’apertura a lato dell’arco trionfale immette in un passaggio attraverso il campanile, nella piccola sagrestia coperta volta
1440 – In un manoscritto conservato nell’archivio parrocchiale di Zorzino si legge: la chiesa più antica della collina di solito è quella di San Cassiano in Gargarino di Zorzino. In un documento conservato presso la civica biblioteca di Bergamo del 1440 si legge della commenda delle chiese di San Cassiano di Zorzino E di San Nicola di Riva di Solto al prete Giovanni de Bucha
1480 – venne eretta chiesa parrocchiale di Zorzino, staccandosi da quella di solito
1535 – In occasione della visita pastorale le chiesa veniva descritta con due piccoli altari; uno degli altari entrando a sinistra era consacrata
1550 – La chiesa era trovata dal visitatore vescovile, canonico Lorenzo Valentino, Con due altari campanile con una campana.
1575 – Il 20 settembre 1575 la chiesa era visitata, per conto di San Carlo Borromeo dal canonico Andrea Pionio. Le dimensioni delle chiese erano di braccia 16 lunghezza E 13 di larghezza. Aveva pareti antiche in alcune parti dipinte con immagini di santi. Trovata anche i morti della parrocchia si seppellivano in questa chiesa e nel vicino cimitero attorno alle chiese.
1605 – la chiesa venne ampliata e ruotata nel suo orientamento
1703 – la chiesa, visitata dal vescovo Ruzini, veniva descritta con pavimentazione in cotto, tetto composto da travi e laterizi, una porta, due finestre con tela di lino, due altari, sagrestia e cimitero.
1729 – venne realizzato l’altare maggiore in marmo nero intarsiato con gradini di predella e alzata per candelieri con l’anno 1729 inciso su cartiglio bianco sotto la pala.
1737 – in una nota conservata nell’archivio parrocchiale, si legge che vennero spesi Lire 350 per l’acquisto di una campana. Tale campana fu realizzata da Giuseppe Santini di Bergamo, ritenuto tra migliori fondatori dell’ epoca
1994 – vengono eseguiti lavori di manutenzione straordinaria
2018 – restauro conservativo