La chiesa parrocchiale è di matrice neoclassica.
Internamente lo spazio è scandito da colonne che tripartiscono l’aula in navata maggiore e due navate laterali, senza transetto.
Il presbiterio, a base quadrata con cupola soprastante dipinta con i santi Ippolito e Cassiano, contiene il monumentale altare settecentesco; lo spazio è concluso dal catino absidale, anch’esso dipinto con la figura del Cristo tra Maria e Giuseppe.
Le navate laterali terminano con due nicchie con altare, dietro ai quali si pongono gli spazi delle sacrestie e del campanile, accessibili dal presbiterio.
La navata centrale è suddivisa in campate, coperte da volte a padiglione; le colonne presentano capitelli corinzi e una marcata trabeazione soprastante.
L’illuminazione naturale proviene da finestre semicircolari poste nelle navate laterali e da alcune vetrate di recente realizzazione.
La copertura della chiesa è a falde con struttura in legno e manto in tegole portoghesi.
La facciata, molto semplice, è tripartita verticalmente da lesene; la scansione orizzontale è data dalla fascia marcapiano; la parte centrale è coronata da un timpano.
VIII – La chiesa ottocentesca dei santi Ippolito e Cassiano sorge sul sedime di una chiesa preesistente, le cui prime notizie risalgono all’VIII e IX secolo, dedicata a san Cassiano. Sono documentati lavori all’interno della chiesa nel corso dei secoli e la presenza di un camposanto antistante l’edificio.
XIX – Nella seconda metà dell’Ottocento vennero dipinte le volte e completate le decorazioni interne. Il dipinto sul catino absidale è opera del pittore Garavaglia.
1856 – La chiesa venne completamente demolita per lasciare spazio alla costruzione di una chiesa più ampia, progettata dall’architetto Giacomo Moraglia. Nel 1860 la nuova chiesa era agibile.