La chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano Martiri si trova nel centro abitato di Alfianello, nella Bassa Centrale Ovest bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso ovest. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene stilizzate: quattro nell’ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale lapideo di accesso all’aula, completo di stipiti e sormontato da architrave; quattro nel registro superiore fiancheggiano il finestrone, avente architrave ad arco ribassato, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre che consentono l’illuminazione naturale dell’aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato sud dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco acuto, cornicione e copertura a padiglione. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidato. Lo spazio è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle strutture di copertura, a volte a botte lunettata e ritmata da membrature nella navata, a volta a botte nelle cappelle, a volta a botte e a semi cupola nella zona presbiterale.
XIV – Nel XIV secolo è stato costruito il campanile di cui rimane la parte bassa.
XVI – Una preesistente cappella, già appartenente al monastero di Santa Giulia col nome di San Cassiano, in seguito ad un indulto emesso da Papa Sisto V, viene intitolata ai Ss. Ippolito e Cassiano. Nel 1569 presenta due altari: quello maggiore e l’altare del Corpus Domini. Nel 1577 si assiste alla costruzione di un terzo, dedicato al Santo Rosario.
XVI – Tra il 1599 e il 1609 venne riedificata la chiesa parrocchiale, dedicata ai Ss. Ippolito e Cassiano, su disegno dell’architetto G. Antonio Avanzi. La chiesa presentava cinque altari: l’altare maggiore e quattro altari lungo la navata, due a destra e due a sinistra.
XIX – Nella prima metà del XIX secolo è stato innalzato il campanile sulla struttura trecentesca.
XIX – Nel 1812, secondo la relazione del prevosto Francesco Ballotta stesa in occasione della visita pastorale del vescovo Gabrio M. Nava gli altari sono sei: maggiore, della Beata Vergine del Santo Rosario, del Suffragio, della Scuola del Santissimo Sacramento, dei Patroni e del Santissimo Nome di Gesù. Tra il 1893 e il 1895, essendo parroco il prevosto Domenico Rabaioli, la chiesa venne allungata di una campata verso ovest, abbassata di circa 80 centimetri e pavimentata con lastroni in cotto rosso. Le volte e il coro vennero decorati con medaglioni e dipinti ad opera del pittore Tagliaferri di Lecco.
XX – Intorno al 1984 sono stati eseguite le seguenti lavorazioni: demolizione della facciata per ampliamento della nave di due campate; rifacimento del prospetto principale; abbassamento della quota del pavimento; ampliamento del presbiterio, decorazione degli interni con affreschi di Luigi Tagliaferri.
XX – Verso il 1958 sono state spostate due porte laterali, tra la prima e la terza campata, per consentire la costruzione di due nuovi altari.
XX – Intorno al 1995 sono state eseguite lavorazioni sul sagrato collocato nel lato nord della chiesa.
XX – Verso il 1990 il fonte battesimale, probabilmente di fattura seicentesca, è stato spostato dall’area adiacente alla controfacciata alla zona presbiterale.
XX – Nel 1944 venne fatta una nuova pavimentazione sostituita da quella più recente in marmo, nel 1996, essendo parroco di Alfianello don Giovanni Leonesio.
XX – Nel 1957 sono stati eseguiti interventi per il restauro degli interni della chiesa, e in particolare, delle cappelle di San Giuseppe e dell’Addolorata.
XX – Nel 1981 la ditta Arturo Pedrini di Binanuova ha restaurato l’organo, originario del 1829, costruito da Angelo Bossi.