La chiesa dei Santi Cosma e Damiano è un raro esempio, unico in Lombardia, di Clocher-porche la cui caratteristica è che il campanile funge da ingresso alla chiesa.
Dall’atrio quadrato coperto a crociera, nella base della possente torre campanaria, si accede, attraverso alcuni gradini, all’aula della chiesa che conserva un pregevole ciclo di affreschi della fine del Quattrocento. L’aula è rettangolare con piccola abside quadrata e soffitto in legno. Sulla parete sinistra dell’aula si trova un grande affresco in cui sono rappresentati, da sinistra a destra, San Bernardo da Chiaravalle, una Santa monaca non identificata che regge una lanterna, La Madonna in trono con Bambino tra San Sebastiano e Sant’Antonio Abate e, da ultimo, San Francesco. Sopra alla figura della Vergine si trova la rappresentazione di Dio Padre attorniato dai simboli degli evangelisti. Quest’ultimo affresco potrebbe essere fatto risalire ai primi anni del Cinquecento.
Dietro l’altare si trova un affresco raffigurante Cristo in croce con, ai suoi fianchi la Madonna e San Giovanni Evangelista. In un piccolo vano laterale all’abside, a questa collegato da un arco, è presente un affresco che rappresenta Cristo risorto che esce dal sepolcro tra la Madonna e Santa Caterina da Alessandria, sullo sfondo la croce e i simboli della passione. Entrambi questi affreschi sono cinquecenteschi.
A fianco dell’arco trionfale è collocata una bella statua in legno raffigurante la Madonna del Rosario.
La chiesa è quasi interamente inglobata in altri edifici e, all’esterno, è visibile solo il maestoso campanile. Si tratta di una grande torre a base quadrata con paramenti in pietra e specchiature con archetti pensili, nella parte superiore sono presenti strette feritoie a tutto sesto e una cuspide conica sommitale sempre in pietra. Sui quattro angoli sono posizionati pilastrini con cuspidi sommitali minori.
All’interno del fusto del campanile, all’inizio del 900 è stato realizzato un serbatoio per l’acquedotto. Il campanile è caratterizzato anche dalla presenza di un pregevole orologio meccanico manuale, tutt’ora funzionante, del 1899.
1057 – In un documento del 1057 si cita la chiesa di Schianno che allora era dedicata a San Damiano.
XVI sec. – L’edificio viene descritto nelle visite pastorali del Cinquecento.
XX sec. – All’inizio del Novecento il campanile è stato oggetto di pesanti interventi per l’inserimento, nel suo fusto, di un bacino idrico retto da ua struttura in cemento armato.
2007 – Nel 2007 gli affreschi sono stati restaurati.