l’antica parrocchiale deve la sua forma ed il suo orientamento attuale alla primitiva chiesa. Infatti, il corpo semi ottangolare che costituisce la facciata, era l’antica abside. L’ingresso è centrale costituito da un portale in pietra; in alto è posta una finestra rettangolare tamponata. Conclude l’edificio, la copertura a due falde e, nella parte absidale, da copertura ottagonale con manto in coppi. Sul lato destro della chiesa, è posto il campanile in pietra, a pianta rettangolare. Internamente si presenta a navata unica scandita in tre campate, da coppie di lesene in stucco lucido, con basso basamento, che con i loro capitelli in stile ionico reggono la trabeazione con fregio e cornicione. La copertura della navata è a volta a botte. Le pareti della navata sono impreziosite da quadri raffiguranti Santi e da nicchie ormai vuote. Nella seconda campata a sinistra è posto l’ingresso laterale. Il presbiterio, sopraelevato di due gradini, è coperto da volta a botte. Il coro è absidato e coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono alla sagrestia e ad un ripostiglio
1566 – in occasione della prima visita condotta da S. Carlo Borromeo nella Valle S. Martino, la parrocchia di Calolzio teneva sotto la giurisdizione la località di Sala presso la quale si erigeva l’Oratorio dei Santi Cosma e Damiano. La descrizione cita: “chiesetta campestre lunga passi 30 e larga 12. L’altare, molto piccolo, staccato dal muro, reggeva l’antichissima icona della Madonna traslata qui da un altare demolito. Sul tetto, sopra la facciata, era posta una campana. La sagrestia non c’era. Il cimitero circondava il sacro edificio da tre parti. In questo oratorio si celebra Messa ogni mercoledì
1798 – restauro dell’antico campanile
1861 – il 25 gennaio il parroco, Antonio Ubiali, scrisse una relazione nella quale, fra le chiese sussidiarie e gli oratori pubblici di pertinenza della Parrocchia di Calolzio, tdescrive la chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Sala: “la chiesa sussidiaria dei Santi Cosma e Damiano rimonta, come ai cenni che si hanno, ad un’epoca anteriore al 1400. Fu in seguito ampliata e poi ridotta, prima del secolo scorso alla forma attuale”
1948 – lavori di ampliamento: viene eretto il corpo presbiteriale sull’asse del sagrato, rovesciando l’asse direzionale e costruita una nuova facciata
1955 – Giuseppe Piazzi consacra l’altare maggiore sigillando le reliquie dei Santi Cosma, Damiano e Giovanni Battista
1959 – il campanile viene intonacato e viene installato un nuovo concerto di campane
1986 – la comunità di fedeli residenti in Sala di Calolzio venne formalmente costituita in parrocchia con il titolo dei Santi Cosma e Damiano martiri con risoluzione del vescovo Giulio Oggioni in data 17 luglio
2000 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro conservativo
Nei dintorni
Calolziocorte - LC - 23801
Torre Dè Busi - LC - 23806
