L’attuale chiesa parrocchiale è stata ampliata nel XIX secolo, mentre diversi ampliamenti e rifacimenti erano stati già stati compiuti nei secoli precedenti.
Durante il lungo periodo della presenza in parrocchia di don Marino Ferrario, la chiesa è stata abbellita con il ciclo di affreschi dedicati alla vita degli apostoli Pietro e Paolo, opera del pittore Giovanni Garavaglia (1949-1952); con un nuovo ciclo di vetrate; con il rifacimento del battistero; con il nuovo concerto di campane in sostituzione di quello requisito per motivi bellici.
La chiesa parrocchiale è stata consacrata dal beato card. Schuster il 13 luglio 1934 ed in occasione del 70° anniversario, il card. Tettamanzi il 13 luglio 2004, ha consacrato l’altare maggiore.
La chiesa presenta la decorazione eseguita nel secondo dopoguerra da Giovanni Garavaglia della Scuola Beato Angelico con il ciclo della vita dei santi Pietro e Paolo.
Tra le tele conservate nella chiesa, si può ammirare il seicentesco San Carlo in adorazione del Santo Chiodo.
XIII – L’esistenza di una chiesa a Turate, in Pieve di Appiano, con il titolo di S. Pietro, è attestata dal repertorio di Goffredo da Bussero, tra la fine del XIII e l’inizio del XIV sec.. Questo edificio fu probabilmente ampliato o ricostruito verso la fine del XIV sec. Nei pressi si trovava anche un’area cimiteriale.
1574 – Carlo Borromeo, durante le visite pastorali nella diocesi, in visita a Turate nel 1574 descrive l’edificio, che si presentava a due navate e necessitava di sistemazioni, in particolare al pavimento ed alla copertura. Il presule prescrisse di provvedere alle opere, e di costruire una terza navata.
1596 – Antonio Albergati, inviato in visita pastorale a Turate da Federico Borromeo, descrive la chiesa, che ora aveva tre navate, il tetto completato da tegole, la sacrestia ed il campanile, tre altari, un battistero in pietra.
1687 – L’edificio risulta ampliato rispetto al secolo precedente, ed era coperto a volta sostenuta da otto colonne.
1842 – L’opera di ampliamento più consistente, ritenuta necessaria fin dal 1786, ebbe luogo tra il 1842 ed il 1845, su progetto dell’architetto milanese Giulio Aluisetti.
1931 – Nel 1931 fu rinnovata la pavimentazione, con la posa di piastrelle in ceramica, nel 1932 furono realizzate alcune vetrate istoriate ad opera delle ditte Visioli e Frisch di Milano e Torino, ed il battistero fu rinnovato su disegno dell’architetto Ugo Zanchetta nel 1944.
1945 – Intervento di sistemazione del tetto e di innalzamento del campanile, già ristrutturato nel 1791, con messa in opera di nuove campane.
1949 – Realizzazione della ricca decorazione pittorica interna, su presbiterio, navate, cupola, volta, battistero, controfacciata, ad opera di Giovanni Garavaglia.
2007 – Il campanile è stato ristrutturato sulla sommità con il posizionamento di una cella autoportante.