costruita dirimpetto alla facciata della chiesa parrocchiale, è servita per circa un secolo come cimitero per la sepoltura dei morti con le su tombe poste nel pavimento, oggi sostituito da una più nuovo. Da qui il nome chiesa dei Morti. La facciata è piuttosto alta, delimitata da due lesene in muratura e reggono in sommità una guscia orizzontale che fa da gronda del tetto. Sia l’ingresso principale che le due piccole finestre che lo affiancano hanno contorno in pietra arenaria. Sopra l’ingresso, in posizione alta, una finestra illumina internamente l’aula. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pinta quadrata coperta da tazza circolare. Alla piccola navata si aggiunge verso est, l’abside presbiteriale con pianta semicircolare, con un leggero appiattimento della parete di fondo dove sta addossato l’altare in muratura
XVIII – questa piccola chiesa, detta anche del “Suffragio”, conteneva un altare per la celebrazione e serviva anche per la Confraternita del Rosario, già antica in paese. Vi si officiava nel mese di marzo
1746 – nel 1746, essendo ormai in pericolo ed inservibili le sepolture attigue alla vecchia parrocchiale demolita, il parroco Bertelli fece costruire un nuovo cimitero di fronte alla nuova chiesa, e lo fece in sei tombe o sepolcri a mo’ di cisterna, e sopra quel vano edificò una piccola chiesa, dedicandola a S. Giuseppe protettore della buona morte
1904 – la chiesa venne restaurata e sul presbiterio fu costruita una nicchia in cui venne collocata la statua della Beata Vergine Immacolata