Il Santuario è situato ad ovest, sulle pendici del monte Peso, ed è raggiungibile sia da Cellatica che da S. Vigilio di Concesio, essendo posto a confine tra i comuni di Cellatica, Gussago e Concesio. Situato in posizione panoramica, presenta un piccolo sagrato antistante, che si integrato con lo spazio libero a prato presente tutt’attorno alla chiesa, permette di comprendere la composizione architettonica della chiesa nella sua unità. La facciata è ristretta rispetto al corpo della chiesa, ed è semplicemente intonacata; presenta un portale marmoreo centrale, delimitato in alto da un cornicione che corre lungo tutto il perimetro della chiesa, mentre a coronamento vi è la torre campanaria, dotata di orologio. L’interno è a pianta centrale a croce, dotata di cappelle laterali, con copertura voltata a botte, e piccole cantorie poste in prossimità del presbiterio. Non presenta particolari decorativi ad affresco, ma è dotoata di altari riccamente deocorati; il presbiterio, delimitato da una fila di balaustre poste a tenaglia, è rialzato e mistilineo, dotato di copertura voltata a decorata caratterizzata da un Cristo in Croce in sommità, e dall’ apparato decorativo dell’altare maggiore e della relativa soasa, contenente la tela dedicata alla Madonna della Stella, situato su di un fondale absidale piano. A fianco della chiesa vi è la sacrestia e dei locali di servizio.
1536 – Il 31 maggio 1536, apparve la Vergine ad un giovane sordomuto di nome Antonio De Antoni, al quale ella chiedeva di convincere la popolazione di quei luoghi ad erigere un santuario in suo nome; in quell’occasione il sordomuto riprese ad udire ed a parlare.
1537 – Il santuario, viene costruito a partire dal 2 giugno 1537.
1540 – Il santuario viene completato nel suo impianto originario.
XVII – Il santuario viene ampliato.
XVII – Vi era anticamente un organo Antegnati, n.56 posto su cantoria in Cornu Epistolae in aula.
XIX – Il santuario viene ristrutturato.
1880 – Viene costruito l’organo ad opera di Giovanni Tonoli.
1989 – Viene restaurato l’organo ad opera di Tamburini.
2013 – Vengono restaurate le coperture voltate e parte degli alzati verticali del santuario.
2013 – Viene posizionato l’organo su cantoria in controfacciata ad opera di Piccinelli.