situata lungo la strada provinciale, presenta una facciata intonacata, delimitata da due lesene appena accennate che reggono un timpano triangolare nel quale è posta la scritta con la dedicazione della chiesa. Centralmente sono collocati il portale d’ingresso e le finestre sagomate e dotate di inferriate. Sopra l’ingresso ed entro cornice tonda è raffigurata la Madonna con il Bambino e accanto a loro, una fiamma. Due nicchie, una per parte contenente due statue raffiguranti S. Gioacchino e S. Anna, arricchiscono la facciata. Internamente presenta un’unica navata suddivisa in tre campate da colonne che si ergono alte sino ad incrociare i il cornicione su cui si imposta la volta a crociera e la tazza ellittica della campata centrale. Nella prima campata è presente a sinistra un quadro raffigurante Maria Ss. che legge la Sacra Scrittura e a destra un quadro raffigurante la Nascita di Gesù. La seconda campata presenta due ingressi laterali. Nella terza ed ultima campata sono collocate a sinistra e a destra due nicchie contenenti le statue della Madonna de Rosario e S. Agnese. Il presbiterio è sopraelevato di un gradino rispetto alla navata, ha pianta rettangolare, è coperto da volta a botte e si conclude in un coro a pianta rettangolare accessibile da due ingressi collocati sulla parete di fondo del presbiterio. Un ingresso posto a sinistra del coro conduce alla sagrestia
1520 – il primitivo edificio venne costruito per volontà del Comune con il titolo di S. Maria e S. Pantaleone.
1575 – nella relazione della visita apostolica di S. Carlo, veniva prescritto che entro sei mesi, l’oratorio sia chiuso d’ogni parte con pareti murarie, pena la rimozione dell’altare. Quo fa presupporre che inizialmente doveva essere poco più che una cappella, con un solo altare ed aperta su tre lati
XVII – durante la visita pastorale del vescovo Ruzini, il santuario viene descritto con una cappella presbiteriale a volta ed alla scandita da due archi trasversali reggenti una copertura a travi e tavelle.
1697 – viene posato l’altare in marmo
XIX – con questo intervento il santuario assume un nuovo aspetto: sostituzione dei due archi trasversali con con quattro colonne in muratura rivestite da scagliola che sostengono una tazza ellittica successivamente affrescata
1949 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di manutenzione straordinaria
1976 – vengono restaurati i fronti esterni
1990 – vennero rinnovate le tinte e le decorazioni