Immerso nella quiete della campagna cremasca, appena fuori dal paese di Moscazzano, si erge il santuario della Madonna dei Prati. Questo luogo di culto mariano, dall’aspetto semplice ma ricco di storia, offre ai visitatori un’oasi di tranquillità circondata dal verde. Le origini del culto non sono del tutto chiare, ma una pia tradizione narra del ritrovamento, in un tempo imprecisato successivo a una piena del fiume Adda, di una statua della Beata Vergine sulla riva. Questa effigie fu soprannominata Madonna del Fango. Secondo alcune fonti, il simulacro venne inizialmente collocato e venerato nella chiesa di Santa Maria, l’attuale oratorio di San Carlo alle Colombare, mentre altre testimonianze indicano che la Madonna del Fango fu posta direttamente nel luogo dove oggi sorge il santuario della Madonna dei Prati.
Quel che è certo è che nel Quattrocento, precisamente nel 1483, esisteva nelle campagne a nord di Moscazzano una chiesa dedicata alla Madonna dei Prati, che versava in stato di abbandono e decadenza. In quell’anno, il vescovo di Cremona concesse ai Domenicani l’uso e il possesso di questo edificio fatiscente. Fu loro permesso di utilizzare i materiali della vecchia chiesa per costruirne una nuova, con la condizione che su uno dei pilastri fosse dipinta un’immagine raffigurante la Madonna dei Prati, preservandone così la memoria. Curiosamente, nel corso del tempo, il nome della vecchia chiesa prevalse e oggi il santuario è conosciuto con la denominazione di Madonna dei Prati.
L’edificio subì nel tempo un ampliamento per accogliere la crescente devozione. Notizie relative alla sua sistemazione risalgono alla fine del Cinquecento, periodo in cui la chiesa non era ancora completata. L’aspetto attuale del santuario, caratterizzato dall’aggiunta di un portico sul lato settentrionale, risale alla fine dell’Ottocento. La facciata si presenta con un portale d’ingresso centrale sormontato da un’ampia ed elegante bifora, affiancato da due piccole aperture rettangolari. Il timpano triangolare della facciata è sormontato da un alto pinnacolo apicale. Sul lato posteriore sinistro si eleva il campanile a base quadrata, con lesene angolari e bifore in corrispondenza della cella campanaria, terminante con una cuspide conica a base circolare. Addossata alla chiesa si trova una casa, un tempo destinata all’eremita che aveva il compito di accogliere i fedeli e curare la manutenzione dell’edificio. Dal 2009, il santuario è dedicato a ‘Maria Regina delle Famiglie’.
Il santuario si trova a nord-est dell’abitato di Moscazzano ed è raggiungibile tramite una piccola strada che si dirama dall’arteria comunale che conduce a Crema
- Quattrocento (prima del 1483): Presenza di una piccola edicola campestre dove in seguito sorgerà il santuario.
- 1483: Il vescovo di Cremona concede ai Domenicani l’uso della chiesa dedicata alla Madonna dei Prati (già fatiscente) e il permesso di utilizzare i suoi materiali per costruire una nuova chiesa dedicata alla Madonna del Fango, a condizione di dipingere un’immagine della Madonna dei Prati su un pilastro.
- Fine Cinquecento: Notizie relative alla sistemazione della chiesa, che risulta ancora non conclusa.
- Fine Ottocento: Aggiunta del portico sul lato settentrionale, conferendo al santuario l’aspetto attuale.
- 2009: Il santuario viene dedicato a ‘Maria Regina delle Famiglie’
Nei dintorni

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