Il Santuario di Santa Maria della Croce, situato a circa un chilometro dal centro storico di Crema, lungo la strada che conduce a Bergamo, rappresenta un’icona del Rinascimento lombardo, dove grazia e armonia si fondono in un progetto di bellezza divina. La sua origine affonda le radici in una serie di eventi miracolosi iniziati nel 1490, quando, secondo la tradizione, la Vergine apparve a Caterina degli Uberti, una giovane aggredita e ferita nei boschi circostanti. La costruzione del santuario, voluta dalla comunità cremasca come simbolo di devozione, orgoglio civico e desiderio di autonomia, fu affidata all’architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo di Bramante e figura di spicco della scuola milanese.
L’esterno della basilica offre una visione mirabile del Rinascimento lombardo, con una struttura orizzontale che si sviluppa su quattro livelli, scanditi da trabeazioni spesso decorate con cornicette ad ovuli o a fogliami. Verticalmente, la facciata è suddivisa in sedici campi, ciascuno ospitante formelle, finestre e ornamenti di vario genere. I primi tre livelli sono caratterizzati da gallerie percorribili, mirabilmente traforate nel paravento esterno. Il primo livello presenta specchiature rettangolari divise da lesene con capitelli a segmento. La prima galleria è formata da doppie specchiature divise da lesene trabeate, con monofore arcuate poggianti su parapetti. La seconda galleria, la più solenne, è traforata con alte bifore arcuate, racchiuse in arconi poggianti su lesene con capitelli lineari decorati a fogliami. I parapetti, a guisa di specchi, sono traforati con rosoncini in cotto di tre tipi diversi: a ruota, a sole fiammeggiante e a figura geometrica complessa. L’ultimo livello, completato dopo l’allontanamento di Battagio dal cantiere, presenta una loggetta con fitte colonnine e archi trilobati in stile tardo-gotico.
L’interno della basilica è modulato su ritmi rinascimentali, con un’aula a pianta ottagonale, divisa in tre settori: il piano basso, il tamburo e la cupola. Otto grandi colonne poste negli angoli dell’ottagono inquadrano gli arconi alternativamente di quattro altari e dei quattro bracci e sorreggono una doppia trabeazione, sulla quale s’innalza il tamburo. Secondo i canoni rinascimentali, le finestre sono poste all’altezza della seconda galleria esterna. La verticalità della struttura è accentuata dal susseguirsi in altezza degli elementi all’angolo dell’ottagono: colonne che diventano pilastrini, che poi tornano ad essere colonne per poi trasformarsi in costoloni. I quattro altari, moderatamente rientranti nei quattro nicchioni posti nei lati obliqui, sono stati decorati a stucco su fondo rosato, nel 1585 probabilmente da Giovan Battista Castello
- 1490: Inizio della costruzione del santuario, in seguito alle apparizioni mariane. Progetto di Giovanni Battagio.
- 1499: Giovanni Battagio lascia la direzione del cantiere.
- 1501: Affidamento dei lavori ad Antonio Montanari. Commissione a Benedetto Diana per la pala d’altare maggiore.
- 1501 circa: Termine dei lavori di costruzione.
- 1514: Il santuario, ancora in costruzione, viene trasformato in fortino durante l’assedio di Crema.
- 1541: Inizio delle decorazioni interne.
- 1555: Ultimazione degli altari e delle decorazioni in stucco delle cappelle.
- 1575-1580: Realizzazione delle ancone degli altari laterali.
- 1585: Decorazione a stucco degli altari da parte di Giovan Battista Castello.
- 1585-1586: Intervento di Aurelio Gatti.
- 1593: Costruzione della strada di collegamento tra Porta Serio e il santuario.
- 1694: Affidamento del santuario all’ordine dei carmelitani scalzi.
- 1702: Giacomo Parravicino e i fratelli Grandi realizzano gli affreschi della volta interna.
- 1706: Inizio della costruzione del convento dei Carmelitani Scalzi.
- 1710: Aggiunta del campanile.
- 1721: Giacomo Parravicino decora il braccio nord con le Storie di Mosè.
- 1747: Alessandro Arrigoni allestisce il nicchione in legno con la raffigurazione dell’Apparizione nello scurolo.
- 1750: Pietro Danieletti realizza l’altare dello scurolo.
- 1762: Giuseppe e Giovanni Antonio Torricelli affrescano il braccio sud con le Storie di Davide.
- 1802: Il terremoto di Soncino danneggia le cupolette.
- 1810: Soppressione del convento e abbandono dei carmelitani.
- 1828: Istituzione della parrocchia di Santa Maria della Croce.
- 1837: Incoronazione del capo della Vergine.
- 1869: Documentato il movimento degli occhi dell’immagine in terracotta.
- 1870: Angelo Bacchetta dipinge l’Assunzione di Maria nella cupoletta del braccio sud.
- 1898: Eugenio Giuseppe Conti decora la cupoletta con Il riposo durante la fuga in Egitto.
- 1904: Restauro stilistico di Emilio Gusalli, sostituzione delle coperture in coppi con cupole in rame.
- 1914: Sostituzione del pavimento in cotto con mattonelle bicolore.
- 1956: Trasferimento dell’altare maggiore dal Duomo di Crema.
- 1958: Il santuario viene elevato a basilica minore.
- 1985-1988: Restauro generale della basilica.
- 1990: Realizzazione dei nuovi portali in bronzo ad opera di Mario Toffetti.
- 1992: Visita di Papa Giovanni Paolo II.
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