La chiesa in stile neoclassico è caratterizzata da un impianto a croce latina con tre navate.
La navata centrale possiede una volta a botte con appoggio su colonne arcate in finto marmo rosso.
L’intradosso degli archi è decorato con fiori e frutta nelle tonalità del verde e dell’ocra e al di sopra degli stessi si trova un fregio decorativo a girali di acanto, intervallato da peducci e cornice dentellata con rifiniture dorate.
Le navate laterali sono divise in cinque campate ciascuna, coperte a volte a crociera con rosoncino centrale a stucco e separate da cornici decorative con fiori e frutta.
Sulle pareti sottostanti corre un alto basamento a specchiature in finto marmo.
Ogni arcata ospita finestre circolari chiuse da vetri colorati, mentre nella seconda e quarta campata, sia di destra che di sinistra, si aprono quattro cappelle dedicate ad altrettanti santi: a destra Santa Rita da Cascia con San Pio da Pietrelcina e Santo Stefano dove è collocato il corpo del Santo Martire Fedele.
Nella navata di sinistra troviamo invece una piccola cappella con volta ad ombrello, che ospita il fonte battesimale in marmo e la statua del Bambino Gesù.
Segue la cappella dedicata a Sant’Antonio da Padova con al centro un piccolo altare sul quale poggia la reliquia della croce.
La zona absidale è costituita dal transetto voltato a botte che culmina, all’incrocio dei bracci, con una finta cupola affrescata sorretta da quattro pilastri.
Il transetto ospita due cappelle: a destra quella del Sacro Cuore con la statua di Gesù inserita in una edicola di marmo con tabernacolo e altare con balaustra.
La cappella di sinistra è dedicata alla Vergine Maria la cui statua è posta in un’edicola in marmo e stucco dorato con altare.
L’edificio termina con l’abside affiancato, sulla sinistra, da un locale destinato al catechismo e alle riunioni e a destra, dalla sacrestia con lo studio del parroco.
Al centro del catino absidale, diviso in tre vele, vi è una finestra chiusa da una vetrata di recente fattura, rappresentante i patroni della comunità: Santo Stefano e Sant’Anna, toccati dallo Spirito Santo.
La facciata principale è intonacata e tripartita da paraste tinteggiate di colore grigio chiaro: la porzione centrale, che corrisponde all’ampiezza della navata centrale, presenta un imponente portale architravato con lunetta affrescata ed incorniciata, cornicione dentellato, rosone vetrato sovrastato da timpanato sporgente con angeli suonanti e croce alla sommità.
Le porzioni laterali, a terminazione lunettata, presentano anch’esse dei portali più piccoli, lunettati ed affrescati; completano la facciata due trifore vetrate.
Sul lato destro della facciata si erige la torre campanaria.
1902 – le prime notizie storiche pervenute sono conservate in un foglio anonimo dattiloscritto, conservato nell’Archivio Parrocchiale e non datato, nel quale si racconta che il 16 marzo fu posata la prima pietra per la costruzione della chiesa realizzata dal capomastro Sartorio di Gallarate su progetto dell’Architetto Villa
1912 – realizzazione degli affreschi ad opera del pittore Giovanni Battista Romeo Rivetta (1868-1924)
1912 – l’11 novembre la chiesa viene consacrata dal cardinale Carlo Andrea Ferrari
1990 – rifacimento del piazzale antistante la chiesa e realizzazione della rampa di accesso per disabili
2014 – avviene il restauro conservativo degli accessi lignei posizionati sulla facciata principale