La chiesa, orientata a nord, si sviluppa longitudinalmente alla strada di accesso dalla quale è separata da una recinzione che si apre su un ampio sagrato quadrangolare. L’edificio ha un impianto rettangolare con un paio di setti murari portanti per lato che reggono quattro travature reticolari in cemento armato a disegnare un andamento a croce, concluso internamente da un grosso lucernario quadrangolare sopra l’altare maggiore.
I bassi e larghi prospetti esterni sono caratterizzati dal laterizio a vista delle pareti di tamponamento e dagli sporgenti setti portanti in cemento armato intonacato; i due elementi sono separati da vetrate artistiche presenti anche in prossimità del nodo di gronda. Al centro della facciata principale, chiuso tra due pilastri, si apre il portale sormontato da una tettoia aggettante in cemento.
Superata una bussola lignea di ingresso, l’interno a navata unica presenta dei prospetti in laterizio a vista che contrastano con le superfici intonacate del soffitto e con le travature ribassate che ritmano lo spazio interno. In mezzeria dell’aula, arretrato verso il fondo, si sviluppa il presbiterio ad impianto quadrangolare, sopraelevato di tre gradini rispetto all’aula e circoscritto da una balaustra minimale in elementi lapidei. Sulle pareti laterali corre una serie di basse finestre a nastro e sul fondo una vetrata artistica raffigurante la Pentecoste. Il battistero è ubicato a sinistra dell’aula, a una quota ribassata e con un possibile accesso indipendente sul retro. Sul lato opposto a metà della parete si accede alla cappella feriale dotata anch’essa di accesso indipendente, sul fronte. Ad impianto quadrangolare come l’aula presente un grosso lucernario quadrato al centro e la parete di fondo completamente occupata da una vetrata artistica coeva alla costruzione, opera di Nardi. Sempre sul lato destro della chiesa, oltre la cappella feriale e separata da quest’ultima da un piccolo patio, si ha accesso alla sacrestia.
1962 – La chiesa fu costruita su progetto degli architetti Luigi Fratino, Vittorio Gandolfi e Antonello Vincenti e rientra nel progetto delle ventidue chiese celebrative del Concilio Vaticano II.
1969 – Realizzazione delle vetrate artistiche nella cappella del Santissimo, raffiguranti l’Ultima Cena (parete di fondo del presbiterio) e il Sacrificio e il Sacramento (controfacciata), opere di Antonio Maria Nardi.
1986 – Realizzazione della vetrata artistica della parete di fondo del presbiterio retroilluminata, raffigurante la Pentecoste, opera della vetreria Lindo Grassi & Figlio di Milano, utilizzando un bozzetto di Antonio Maria Nardi del 1969, ma senza disporre dei suoi cartoni preparatori.
2010 – Rifacimento della pavimentazione del sagrato della chiesa con la contestuale realizzazione della rampa in muratura.
2017 – Rifacimento della bussola di ingresso.