Eretta il 5 ottobre 1953 dal Beato Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, fu affidata alla cura pastorale di don Domenico Pollastro. Gli inizi sono stati entusiasmanti e di grande partecipazione.
Nel periodo del post Concilio, poi, la parrocchia ha dato a sè e alle sue attività forma e strutture.
Attorno al ‘70 la “contestazione” ha investito anche la parrocchia, suscitando tensioni e contrapposizioni che hanno condotto, tra l’altro, molti all’abbandono. A don Domenico Pollastro è succeduto nel 1985 don Marco Gelli che ha dato un grande impulso alla formazione morale e spirituale dei fedeli.
Nel 2006 è stato nominato parroco don Antonio Suighi che, continuando il cammino precedente, tra le altre cose, ha costituito la commissione Caritas rilanciando l’attenzione della comunità sulle nuove povertà.
In questi anni è iniziato il lavoro di pastorale d’insieme con le parrocchie limitrofe: prima attraverso un nuovo percorso di Unità di Pastorale giovanile con la Parrocchia di Santa Maria di Lourdes sotto la guida di un unico vicario responsabile (2012) e poi il cammino unitario con la parrocchia di San Giuseppe della Pace in vista della costituzione della Comunità Pastorale (2020).
1954 – Il cardinale Ildefonso Schuster decise, il 10 settembre 1953, di edificare una chiesa in onore della Madonna Ausiliatrice. Il 30 settembre 1954 fu posta la prima pietra e dopo due anni fu terminata la costruzione, su progetto dell’architetto Carlo De Carli.
1956 – L’arcivescovo Giovanni Batista Montini firma il decreti che cambia definitivamente il titolo della parrocchia da “Maria Ausiliatrice” a “San Tommaso in Sant’Ildefonso”, in memoria del suo predecessore.
1964 – Viene donato il Crocifisso posto sopra l’altare maggiore, opera di Marco Melzi della Scuola Beato Angelico.
1972 – Viene realizzata e inaugurata la torre eucaristica con il tabernacolo e il nuovo ambone. Per la loro realizzazione si usa il marmo delle due balaustre rimosse che chiudevano la zona presbiteriale.
1978 – La chiesa viene consacrata il 6 ottobre 1978 dal card. Giovanni Colombo.
1980 – Realizzazione delle rampe in muratura a lato della scalinata di accesso per permettere il superamento delle barriere architettoniche a cura dell’arch. Aurelio Romani.
1996 – Progetto per il battistero a cura di Caruzzo, Rancati, Riva arch. ass. e progetto del pannello artistico in smalto sintetico del battistero a cura di Flavia Carli.
2009 – Lavori alla chiesa parrocchiale: adeguamento impianto di riscaldamento, realizzazione servizio igienico presso la sacrestia, sistemazione locali sottostanti l’edificio di culto e posa ascensore per superamento barriere architettoniche
Breve biografia dell'architetto
Carlo De Carli è stato un architetto che ha caratterizzato il dibattito milanese a partire dal secondo dopoguerra accompagnando, ad un’intensa attività professionale, un impegno costante nella ricerca progettuale. Tra le opere più significative si ricordano la casa per abitazioni e uffici in via dei Giardini (1947-49), il teatro Sant’Erasmo (1951-53), entrambi a Milano, e il grande Ricovero per Anziani di Negrar, Verona (1955-63). Oltre ad aver diretto riviste quali “ll Mobile Italiano” e “Interni” è stato anche rettore al Politecnico di Milano, mentre la sua attività di designer lo ha portato a collaborare con Cassina e Tecno e ad essere membro della Giunta Esecutiva della X e XI Triennale di Milano.
L’architetto ha modo di confrontarsi con l’architettura sacra anche attraverso la chiesa di San Gerolamo Emiliani (1952-65), sempre a Milano.
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