La chiesa di Sant’Eusebio, nel rione Caiello, presenta un’aula a tre navate coperta da volte interamente decorate.
L’altare maggiore è collocato al termine del coro in un’abside semicircolare.
Il pavimento è in marmi con passatoia centrale.
Sopra l’ingresso, su una bussola in legno con balconata superiore, si trova un organo a canne.
Nell’ultima campata del lato destro della chiesa si trova un altare in marmo con nicchia contenente il simulacro del santo patrono della Chiesa.
In posizione speculare, nel lato sinistro della chiesa, è presente un altro altare marmoreo contenente una statua della Madonna Addolorata.
Ai lati del presbiterio sono presenti due grandi affreschi raffiguranti Gesù nell’orto degli ulivi e Gesù Che insegna ai fanciulli.
Nella volta sopra il presbiterio è raffigurato il Santissimo Sacramento, opera di: Luigi Gambini del 1925.
Nel catino absidale sono raffigurate le allegorie di Fede, Speranza e Carità mentre la cupola della chiesa è retta da pennacchi con le figure dei quattro Evangelisti.
A sinistra dell’ingresso, la prima campata della navata laterale è parzialmente occupata dal fusto del campanile.
Al suo fianco, in corrispondenza di un ingresso laterale, si trova una nicchia contenente la statua di Santa Teresa del Bambin Gesù della quale si conserva anche una reliquia in apposita nicchia.
Sulle pareti laterali sono anche presenti diverse tele tra cui una raffigurazione della Sacra Famiglia e una di San Francesco da Paola.
A fianco all’aula della chiesa si trova un altro ambiente corrispondente alla precedente chiesa oggi dismessa e utilizzata come deposito.
L’accostamento dei due corpi è evidente nella facciata derivante dall’affiancamento dei due prospetti.
In una cortina muraria complanare e intonacata, animata da aperture ad arco con le ghiere a vista, si distinguono le due facciate definite da lesene in leggero aggetto con basi e capitelli.
A sinistra la facciata della chiesa dismessa dove campeggia la scritta “MARIAE VIRGINI A.J. MCML” nel cornicione sotto il semplice timpano triangolare.
Leggermente più complessa la facciata dell’edificio in uso che presenta un portale con lunetta affrescata con la figura del santo titolare della chiesa già citata nel 1622.
A fianco della lunetta si trovano due affreschi con figure di santi riscoperte durante il restauro del 1986 e, ancora più in alto, un oculo circolare.
Le due lesene laterali, con capitelli corinzi, reggono un cornicione con la scritta “DIVO EUSEBIO DICATUM” e un timpano curvilineo sovrastato, al culmine da una statua di Sant’Eusebio.
XIII sec. – L’esistenza di una chiesa è attestata nel XIII secolo.
1622 – Nel 1622 la chiesa viene descritta nregli atti della visita pastorale di Federico Borromeo.
1894 – Nell’ultimo decennio del XIX secolo la chiesa viene ampliata.
1899 – Tra il 1899 e il 1920 la chiesa viene considerevolmente ampliata prima in lunghezza e poi in larghezza.
1924 – Nel 1924 viene restaurata la cupola.
1925 – Tra il 1925 eil 1926 la chiesa viene decorata ad opera dei fratelli Pietro e Antonio Pagani di Arluno.
1935 – Nel 1935 viene completata la facciata e viene ampliato il coro.
1950 – Nel 1950 viene restaurata la facciata.
1961 – Nel 1961 viene demolita la cappella laterale
1984 – Nel corso degli anni Ottanta del ‘900 vengono eseguiti diversi lavori sulla chiesa che riguardano sia strutture che decorazioni e coperture.