la chiesa è preceduta e circondata sui tre lati da un esile portichetto a pianta semiottagonale a lati disuguali. Gli archi in muratura a tutto sesto o sesto ribassato poggiano su colonne di stile toscano in arenaria in opera su parapetto sagomato frammentato da spazi liberi che ne consentono l’accesso; il portico è coperto da volti incrociati coperti da tetto a falde con gronda sporgente. La chiesa presenta la sua facciata sotto il porticato completata dall’ingresso principale di gusto seicentesco con porta al centro fiancheggiata da due finestre, il tutto in pietra scolpita con unico coronamento decorato di fregio riportante la data 1605. Le due finestre laterali sono dotate di bella inferriata di sicurezza con elementi bronzei torniti. Attraverso tale ingresso si perviene al vano interno della chiesa che si presenta ad una navata unica molto breve e stretta, coperta da volto incrociato ed illuminata da una finestra semicircolare posta in facciata sopra il porticato. Due gradini portano dalla breve navata al transetto ove si incrociano i due bracci laterali della chiesa, creati probabilmente in un secondo tempo, i quali hanno un accesso diretto dai due vani laterali del portico. Il transetto ha pianta quadrata ed è aperto sulle tre navate con archi a tutto sesto, è coperto da volta ad ombrello con dodici lunette decorate da affreschi seicenteschi e relativi raccordi. Il presbiterio è ricavato nel braccio più corto della croce in direzione della navata descritta all’inizio. È poco profondo e quasi del tutto occupato dall’altare in marmo nero con vari intarsi di marmi colorati e completato da ancona decorata da due colonne tortili sulle quali posa una trabeazione con timpano spezzato. Nell’ancona trova posto un gruppo statuario composto da quattro figure raffiguranti la Visita di Maria Santissima a Sant’Elisabetta. La navata di destra è nella seconda parte suddivisa da soletta a mezza altezza così da ricavare una cantoria cui si perviene da scaletta ricavata a monte del fabbricato. Questa navata riceve luce da una piccola finestra posta sulla parete di fondo. La navata di sinistra ha invece porta sulla parete di fondo che mette nella sagrestia composta da un piccolo vano coperto da volto a botte incrociato con finestra aperta verso ovest. Due aperture di porta da quest’ultimo vano conducono alla torre campanaria in ceppo locale ed a un’intercapedine contro terra.
XVII – all’inizio del XVII secolo la chiesa subì, probabilmente, diversi lavori di ampliamento terminati nel 1605 come
riportato nella cartiglia del portale d’ingresso.
1721 – nel XVIII secolo venne realizzato l’altare maggiore
1962 – nel 1962 venne realizzata un’intercapedine nella sagrestia per eliminare l’umidità.