La chiesa di Sant Antonino ha un impianto ad aula unica sviluppata in lughezza con due altari latrali e un campanile addossato al lato nord.
L’interno è caratterizzato da un importante soffitto ligneo a cassettoni realizzato, nelle parti più antiche, tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 e poi integrato ai primi del ‘900.
il soffitto si presenta interamente decorato e con raffigurazioni pittoriche.
All’interno si trovano decorazioni novecentesche sulle pareti della navata e dell’abside nella quale domina l’altare maggiore in legno con colonnine tortili e statue di santi.
Nella parete di destra si apre la cappella di Sant Antonino mentre, di fronte, si trova l’altare della Madonna.
A fianco dell’ingresso, all’interno della chiesa, si trovano due affreschi raffiguranti Sant Antonino e San Carlo.
Entrando in chiesa, a sinistra si trova la cappella della Annunciazione e dei Re Magi ove è presente un pregevole affresco cincquecentesco che raffigura i due episodi della dedicazione della cappella.
All’estreno la chiesa presenta una facciata novecentesca, in forme classiche, in cemento decorativo al centro della quale si trova un mosaico raffigurante Sant Antonino.
L’abside, in muratura mista faccia a vista, è caratterizzata dalle grandi finestre circolari.
1566 – l’esistenza della chiesa di S. Antonino è attestata dagli atti della visita di Padreo Leonetto Clivone. All’epoca era annessa alla parrocchia di Caiello, oggi in comune di Gallarate.
1572 – tra il 1572 e il 1579 vengono, probabilmente, realizzati gli affreschi nella attuale cappella dei Re Magi e dell’Annunciata.
1596 – a cavallo tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo la chiesa è soggetta a diversi lavori che comprendono il rifacimento del pavimento, la decorazione delle pareti e la realizzazione di un soffitto ligneo, probabilmente quello, nelle sue parti più antiche, ancora esistente.
1622 – dagli atti della visita pastorale di Federico Borromeo, nel 1622, si apprende dell’esistenza di un pronao.
1707 – durante la visita di Mons. Corradi nel 1707 vengono registrate diverse informazioni sull’apparato decorativo della chiesa. Si citano ripetutamente “antiche immagini sacre” esistenti sulla volta dell’abside, sull’arco trionfale e sulle pareti laterali della navata. Sopra l’ingresso, probabimente sulla controfacciata, esisteva il dipinto di una pietà.
1857 – dalle mappe del cessato catasto la chiesa risulta ancora orientata canonicamente con l’abside ad est.
1899 – a seguito della visita del Card. Ferrari, nel 1899, si avviano i lavori per la riqualificazione della chiesa che si concludono entro il 1900.
L’orientamento della chiesa viene invertito e l’aula sensibilmente allungata con la demolizione dell’abside e della facciata esistenti. Vengono anche eseguiti diversi lavori di riassetto dei locali collegati. I lavori furono progettati dall’architetto don Enrico Locatelli.
1913 – il pittore Pietro Pagani di Arluno (allievo di Rodolfo Gambini) interviene sull’altare maggiore.
1922 – vengono condotti interventi di abbellimento delle cappelle della Madonna e di Sant Antonino, dell’abside maggiore e del soffitto.
1928 – la nuova facciata e la torre campanaria vengono eseguite su progetto dell’architetto milanese Pietro Pedroni con la supervisione della commissione arcivescovile.
1938 – ad opera del pittore Pietro Pagani, vengono restaurati gli affreschi raffiguranti San Carlo e Sant Antonino sulla controfacciata.
1960 – il pavimento esistente in piastrelle di cemento viene sostituito con lastre in marmo.
1962 – vengono smontate le balaustre dell’altare laterale dedicato alla Madonna.
1969 – viene realizzato il mosaico raffigurante Sant Antonino sopra il portale della facciata.
1990 – nel 1990 vengono condotti importanti lavori di consolidamento strutturale, di rifacimento del tetto, di contrasto dell’umidità di risalita e di sistemazione delle superfici interne. In questa occasione vengono scoperti gli affreschi cinquecenteschi dell’Adorazione dei Magi e dell’Annunciazione.