La chiesa orientata a nord-est ha un impianto rettangolare con addossata sul fianco sinistro la casa parrocchiale e, staccato, sul lato destro il campanile. Il prospetto principale, arretrato dal fronte strada e sopraelevato tramite un’ampia scalinata, è disegnato dal profilo del tetto a capanna e dalla contrapposizione tra la parte basamentale rivestita in lastre di botticino fino a comprendere i tre portali trilitici e la superficie uniforme in laterizi facciavista della porzione sommitale, traforata esclusivamente da un motivo a forma di croce sopra l’ingresso principale. La copertura a capanna – leggermente aggettante rispetto al filo piano della facciata – è sormontata da una croce metallica. Alla rastrematura verso il basso della facciata principale corrisponde, sul fianco destro, la presenza di cinque profonde feritoie chiuse da coppie di vetrate. Superati i portoni lignei di accesso laterali, che a differenza del cancello centrale metallico risultano fortemente arretrati rispetto al filo della facciata, la chiesa si presenta con impianto basilicale a tre navate scandite da pilastri pentagonali. Anche nello spazio interno la trattazione delle superfici scandisce l’altezza delle navate laterali, con rivestimenti in klinker ceramico a tinta chiara nei fianchi e marmo nella controfacciata e con un rivestimento ad intonaco per le porzioni superiori, ad eccezione delle paraste in corrispondenza dei pilastri nelle murature della navata principale dove il rivestimento lapideo prosegue fino all’imposta della volta. Ad eccezione della prima campata in cui l’altezza della navata centrale si dilata a comprendere anche gli spazi laterali a destra e a sinistra (ospitante il Battistero), le volte delle navate laterali sono più basse. Il presbiterio, a forma pentagonale e coperto da una cupola ottagonale contenuta in un imponente tiburio finestrato superiormente, conserva il pulpito e il coro con formelle in marmo, opera di Antonio Cassi Ramelli. Ai lati del presbiterio due cappelle: a destra l’altare dedicato alla Madonna; a sinistra la cappella di Sant’Anna.
1959 – La parrocchia di Sant’Anna venne eretta con decreto del card. Giovanni Battista Montini il 26 febbraio 1959. Il 14 giugno dello stesso anno il card. Montini pose la prima pietra in marmo di Candoglia per la costruzione della chiesa.
1963 – La chiesa edificata su progetto dell’arch. Antonio Cassi Ramelli fu consacrata il 17 febbraio 1963.
1972 – Primo intervento di adeguamento liturgico del presbiterio e nulla osta alla dedicazione dell’altare maggiore a cura dell’arch. Antonio Cassi Ramelli, progettista della chiesa.
1983 – Vennero intraprese opere di completamento e sistemazione della chiesa a cura dell’arch. Giuseppe Polvara.
1984 – Intervento di adeguamento liturgico del presbiterio che ha previsto l’eliminazione dell’originario dossale in marmo dell’altare maggiore e delle balaustre.
1991 – Viene rilsciato il nulla osta all’inumazione nella chiesa del parroco fondatore don Ernesto Sacchi.
2000 – Nei primi anni del ventunesimo secolo sono stati intrapresi interventi di restauro dei poli liturgici (pulpito, ambone, altare) e delle opere d’arte conservate in chiesa.