Chiesa di Sant’Andrea (Maderno, Toscolano-Maderno)

Diocesi di Brescia - chiesa sussidiaria - Lombardia

Toscolano-Maderno - BS - 25088

0365/641336

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XI – La più antica attestazione documentaria della pieve di Maderno risale al 1040, nelle carte di San Pietro in Monte, ma che da secoli esistesse un importante edificio di culto è certificato dai numerosi elementi scultorei alto medievali reimpiegati nella fabbrica romanica. La titolazione a Sant’Andrea riconduce la fondazione alla prima fase della cristianizzazione del territorio.
XII – Intorno al secondo quarto del XII sec., probabilmente in seguito al crollo o alla lesione delle strutture della chiesa precedente legati al terremoto del 1117, sono stati eseguiti interventi per la sua ricostruzione.
XV – La proclamazione, nel 1466, di Sant’Ercolano a protettore della Riviera sollecitò i madernesi ad allargare la chiesa. Il 4 aprile 1469 venne deciso l’innalzamento del campanile. I lavori di trasformazione erano ancora in corso nel 1495. In tale anno vennero eliminati il tetto ligneo a vista e il sistema alternato di sostegni.
XVI – Nel 1565 venne eretto il pulpito addossato al secondo pilastro. Verso il 1567 fu deliberato l’allungamento del presbiterio, al posto del catino semicircolare preesistente. Nel 1573 venne abbattuto il tetto e innalzate le odierne volte a crociera. Il 23 agosto dello stesso anno venne costruita la balaustra con le colonnine tornite in marmo rosso di Verona.
XVI – Dal 1589 venivano costruiti il coro e l’organo.
XVI – Dopo il 1580, adempiendo agli ordini di San Carlo Borromeo, scomparve la cripta e venne aperta la terza cappella. La nuova cappella era destinata a contenere i resti di Sant’Ercolano. Tra il 1605 e il 1607 la cappella venne arricchita di stucchi.
XX – Tra il 1959 e il 1962 sono stati eseguiti lavori per il restauro della chiesa, che hanno consentito la messa in luce della cripta. Ulteriori restauri sono stati eseguiti nel 1985.
XXI – In seguito ai danni provocati dal sisma avvenuto il 24/11/2004, il bene è stato incluso nell’elenco dell’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 per l’erogazione di contributi per il recupero migliorativo degli edifici danneggiati (allegato “Edifici ecclesiastici NON PRIORITARI”). Tra il 2008 e il 2010 sono stati eseguiti lavori per il consolidamento strutturale, miglioramento sismico e restauro dell’immobile. Successivamente è stata dichiarata la conformità degli stessi.

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