L’edificio con orientamento nord-sud è situato nella frazione Ceregallo all’interno del complesso della cascina ed è accessibile direttamente dalla via che conduce al nucleo abitato. Si presenta di modeste dimensioni con facciata semplice con copertura a falde, portale d’ingresso con cornice in pietra e apertura quadrangolare centrale. L’interno ad unica navata con presbiterio delimitato da un gradino e dalla balaustra in marmo, reca sopra l’altare la tela raffigurante il martirio di Sant’Andrea, probabilmente opera di Marcantonio Cesareo, figlio di Enea detto Talpino, pittore attivo tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento.
1280 – Note documentarie testimoniano la presenza della chiesa dal 1280 ma nel 1567 l’edificio risulta ormai abbandonato. L’edificio viene interamente ricostruito nel 1626 su disegno dell’arch. Alessandro Mazenta, per volontà di Luigi Marliani, proprietario della vicina cascina di Ceregallo. A quest’ultimo va ricondotta anche la pala del Martirio di Sant’Andrea, attribuita al pittore bergamasco Marcantonio Cesareo.
1757 – Nel 1757 tutto il complesso della cascina Ceregallo, comprendente anche la chiesa, viene acquistato da Nicola Nava. La chiesa si presentava con pavimento in cotto e altare ligneo con pala di S. Andrea. Successivamente, nel 1788, i figli ereditano le proprietà e tra essi Francesco Nava, cavaliere dell’Ordine di Malta, si farà seppellire nella chiesa con la sorella Maria e il fratello Federico, canonico di Milano. Le tre tombe Nava, collocate nella cripta ipogea della chiesa, sono state riscoperte nel corso dell’ultimo restauro.
2005 – La chiesa viene donata dall’Ordine di Malta alla Parrocchia dei Santi Nabore e Felice di Sirtori.
2009 – Vengono eseguiti importanti interventi di restauro che riguardano l’edificio, con la revisione delle coperture, degli intonaci esterni e interni oltre alla tela conservata raffigurante Sant’Andrea. Sono tutt’ora in corso lavori di scavo archeologico in corrispondenza delle murature esterne dell’abside.