circondata dal sagrato delimitato da balaustra in pietra arenaria ed orientata secondo il criterio liturgico tradizionale, la chiesa presenta il fronte principale preceduta da un piccolo portico poggiante su due colonne con alto basamento e capitelli, tutto il resto del porticato con relativo voltino incrociato è in muratura. La facciata continua liscia fino quasi al coronamento, ove è presente il primo cornicione orizzontale, seguito quasi subito da un secondo cornicione ad andamento curvilineo, sormontato al centro da una croce in ferro che conclude l’architettura dell’edificio. Alle estremità della facciata, anziché lesene a tutta altezza, vi sono delle curiose lesene che a metà altezza si interrompono con un pinnacolo addossato alla parete. Internamente la chiesa si presenta a navata unica con pianta rettangolare suddivisa da lesene in quattro campate. Le lesene in stucco sono dotate di capitelli in stucco dorato in stile corinzio. Sopra i capitelli corre la trabeazione che si completa nel cornicione praticabile sopra il quale si imposta la volta a botte a tutto centro. Nella prima campata a sinistra è presente il fonte battesimale con vasca in marmo di Zandobbio, delimitato da cancellata in ferro battuto. Nella cappella di destra è presente un tela che raffigura S. Orsola e S. Angela Merici. La seconda campata ospita a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario con altare dotato di mensa e corpo in marmo ed ancona lignea; a destra è presente l’altare dedicato a S. Pietro con altare in stucco. Sulla lesena che divide la seconda dalla terza campata a sinistra è collocato il pulpito. La terza campata ospita sia a destra che sinistra le due cantorie lignee. La quarta campata ospita a sinistra l’altare dedicato ai Santi Lucio e Antonio ed è dotata di altare in legno dipinto e dorato; a destra è presente l’altare dedicato a S. Bernardino e Santi con altare in legno dipinto scolpito e dorato con cariatidi che sostengono il coronamento. Il presbiterio, sopraelevato di cinque gradini, si conclude con il coro a pianta semiesagonale coperto da catini a spicchi. Dal presbiterio due aperture immettono a sinistra nel campanile e a destra nella sagrestia
XVI – la parrocchia di Cazzano risulta censita nel registro delle commende episcopali recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, ma confermati dal vescovo ogni sei mesi e stipendiati dalla comunità presso la quale si trovavano ad officiare a causa dell’esiguità del beneficio parrocchiale, insufficiente a mantenere il curato
1575 – il 10 ottobre 1575 l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea di Cazzano, nella pieve di Gandino, vi annotava la presenza di quattro altari
XVII – la chiesa attuale dedicata come l’antica a S. Andrea apostolo è sorta nel XVII secolo inglobando in parte i muri della precedente
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Cazzano nella Val Seriana inferiore, sotto l’invocazione di Sant’Andrea apostolo, figurava essere mercenaria e compresa nella pieve di Gandino. Aveva cinque altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1700 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Luigi Ruzini
1780 – nella relazione fatta dal curato mercenario di Cazzano in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 19 aprile, si faceva memoria che la chiesa parrocchiale era stata eretta mercenaria per ordine episcopale nel 1400, separata dalla parrocchia di San Lorenzo di Barzizza per scomodità e che al presente era intitolata a Sant’Andrea apostolo. La chiesa aveva cinque altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al quarto, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita. Inoltre nella parrocchia era registrata anche la presenza della scuola della dottrina cristiana e del consorzio della Misericordia
1840 – costruzione dell’organo della ditta Perolini di Villa d’Ogna
1965 – viene restaurata la balaustra del sagrato ed il portale in pietra arenaria
1969 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro. Durante questi lavori vennero alla luce pregevoli affreschi del XV e XVI secolo
2004 – manutenzione straordinaria e risanamento murature sagrestia
2005 – sostituzione delle vetrate del presbiterio
2009 – restauro campanile e risanamento delle murature della sagrestia