la chiesa, domina con la sua vistosa architettura tutto il paesaggio di Villa d’Adda; dalla strada comunale, un’ampia scalinata a varie rampe conduce al sagrato. La chiesa presenta la sua facciata rivestita in arenaria, suddivisa in tre settori da lesene complete di basi e capitelli in stile corinzio e due ordini architettonici sovrapposti conclusi da un terzo ordine limitato centralmente da un coronamento con tre statue raffiguranti un angelo, S. Andrea e S. Alessandro. Nel settore centrale del primo ordine è presente un portale in arenaria con stipiti e architrave sagomati, sormontati da un timpano curvo spezzato, con al centro uno stemma vescovile. I settori laterali presentano entro nicchie, le statue di S. Pietro e S. Paolo. Sui capitelli delle lesene, poggia la trabeazione che divide l’ordine inferiore da quello superiore; quest’ultimo è centralmente occupato da una finestra con parapetto ed architrave concluso da timpano curvo. Nei settori laterali sono presenti due grandi medaglioni in arenaria scolpita raffiguranti le storie di Sansone che uccide il leone e Giaele che uccide con un chiodo nella tempia, Sisara. A destra della facciata, più arretrato, è il campanile in stile neoclassico realizzato in pietra. La chiesa ha un’unica navata a pianta ellittica; lesene con base in marmo, fusto in stucco lucido, complete di capitello corinzio, reggono la trabeazione ed il cornicione praticabile su cui si imposta la volta semiellittica che copre tutta la navata; quest’ultima è suddivisa su ogni lato, da vari settori di cui quattro, di maggiore ampiezza , ospitano le cappelle minori. Iniziando dalla prima cappella di sinistra, in senso orario, troviamo: la cappella ospitante il Fonte Battesimale, la cappella dedicata a S. Carlo, la cappella dedicata al S. Rosario ed infine un ingresso laterale; superato il presbiterio, troviamo poi: un altro ingresso laterale, la cappella del Sacro Cuore, la cappella dedicata a S. Lorenzo ed infine la cappella delle S. Reliquie. Nei due brevi tratti di parete di raccordo tra la navata e il presbiterio sono presenti a sinistra e a destra due ingressi che conducono rispettivamente alla Cappella del Suffragio e alla sagrestia, accessibili entrambe anche dall’esterno. Il presbiterio è sopraelevato di sette gradini rispetto alla navata e presenta una pianta rettangolare coperta da cupola semiellittica poggiante su quattro arcate; il presbiterio si conclude in un coro absidato coperto da catino
1397 – nella campagna di Villa d’Adda, un po’ fuori mano, esiste tuttora la vecchia chiesa parrocchiale che una nota d’archivio vuole consacrata nel lontano 1397. Venne abbandonata nel 1755 e tolta al culto nel 1940
1736 – l’esigenza di costruire una nuova chiesa parrocchiale venne maturata dalla comunità, durante un minuzioso sindacato svoltosi il 22 gennaio 1736. I motivi per la quale venne richiesta l’erezione di una nuova chiesa parrocchiale furono diversi: il bisogno di un luogo di culto adatto ad accogliere un numero di fedeli accresciuto in pochi anni e la collocazione poco agevole della vecchia chiesa, impossibile da ampliare a causa di una notevole instabilità strutturale. Il luogo scelto per l’erezione della nuova chiesa parrocchiale, rispondeva ai requisiti di massima visibilità e di distanza tra i nuclei abitati, infatti, tra tutte le zone capaci di ospitare la costruzione venne scelto lo “Zucolo”, luogo già conosciuto come “Piazza”. Il 6 agosto, si diede inizio alla costruzione della cinta di mura e alla posa della prima pietra, benedetta il 22 maggio 1737 dal Padre Missionario Raina
1738 – l’istituzione parrocchiale autorizzò l’8 novembre 1738, la Fabbriceria a versare nella cassa della fabbrica “l’avanzi della chiesa che aveva giacenti”. Da queste notizie risulta che i maggiori oneri economici ricaddero sull’iniziativa privata e in particolare su quella della nobiltà locale. All’atto dell’istituzione della chiesa, fu eletto a maggioranza il nobile Giovanni Finardi al quale si deve gran parte del sostegno per la realizzazione della costruzione; egli infatti promosse a sue spese la costruzione di una fornace utilizzata per la cottura dei materiali atti alla costruzione della chiesa, del campanile e di tutto ciò che serviva per il completamento dell’edificio
1755 – la benedizione della nuova chiesa avvenne nel 1755
1759 – la facciata venne completata nel 1759
1760 – in un contratto del 14 ottobre 1760, vengono elencate consistenti opere edilizie riguardanti lavori alla volta della sagrestia e del vano che la precede
1768 – vennero eseguiti gli affreschi della volta e costruito l’altare della Madonna
1810 – fu consacrata il 7 ottobre 1810 dal vescovo Gian Paolo Dolfin che le trasferì l’antico titolo di Sant’Andrea Apostolo
1817 – il campanile neoclassico fu innalzato nel 1817 con la materiale sottratto alla torre della vecchia chiesa parrocchiale
1836 – un concerto di otto campane, fuso dalla ditta Barigozzi di Milano, consacrato dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi nel 1836, venne reintegrato dopo la spogliazione bellica dStrisciaalla ditta angelo otto Lina.Ultimamente esso venne rifuso dalla ditta Paolo capanni Nell’attuale nuovo concerto in “la gr.” Che fu consacrato dall’arcivescovo clemente Gaddi il 4 dicembre 1966
1861 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1938 – Il 26 giugno 1938, Il vescovo Adriano Bernareggi vi consacrava la nuova mensa dell’altare maggiore, riponendovi le reliquie dei santi Andrea, Lorenzo e Alessandro
1977 – l’ esterno venne accuratamente restaurato sotto la direzione dell’architetto Vico Brambilla
2004 – le coperture sono interessate da un intervento di manutenzione straordinaria