Chiesa di Sant’Alessandro (Lasnigo)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Lasnigo - Via Provinciale per Magreglio - CO - 22030

031/681412

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XII – Fu citato per la prima volta alla fine del XIII secolo nel Liber Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero, ma la sua origine è più antica: durante i recenti lavori di restauro sono stati ritrovati alcuni frammenti risalenti ad un’epoca precedente al XII secolo.
XV – Tra il XV e il XVI secolo si intraprese un importante rinnovamento dell’edificio che comportò il cambiamento della forma dell’abside (da semicircolare a quadrata), l’allungamento della chiesa e l’allargamento del perimetrale meridionale. Successivamente si intervenne allargando l’edificio sino alle odierne dimensioni e inserendo il campanile nella navata. Allo stesso intervento appartengono anche gli affreschi in corrispondenza del presbiterio, in particolare l’affresco presente sulla parete di fondo è datato 1513, opera di Andrea De Passeris che decorò anche la volta del presbiterio. Gli affreschi dell’arco trionfale, del sottarco e delle pareti laterali del presbiterio sono datati 1547 ad opera di Gerolamo da Gorla. Il completamento degli interventi avvenne probabilmente nel 1613, data incisa sull’architrave del portale d’ingresso.
1641 – Ebbe funzione di chiesa parrocchiale del paese fino al 1641, quando fu inaugurata la nuova parrocchia, dedicata alla Presentazione della Vergine al Tempio. La chiesa di Sant’Alessandro fu invece adibita a chiesa cimiteriale.
1730 – A partire dal 1730 vennero eseguiti alcuni interventi di ampliamento in corrispondenza della sacrestia, come testimoniato da un iscrizione con la data del 1732 presente sul lato meridionale, oltre alla costruzione di due sepolture al di sotto della sacrestia stessa, autorizzate da Monsignor Felice d’Adda sempre nel 1732. La campana tutt’ora presente sul campanile reca la data del 1731.
1912 – Nel 1912 la chiesa fu dichiarata monumento nazionale e nello stesso anno vengono eseguite alcune riparazioni al tetto.
Un importante intervento di restauro della chiesa venne eseguito nel 1933 con il consolidamento del campanile con l’inserimento di tiranti, oltre a interventi alla copertura della chiesa, ripetuti anche nel 1959.
Dal 1926 al 1944 vengono eseguiti interventi di restauro alle cappelle della Via Crucis.
Nel 1971 è stato eseguito un intervento di restauro degli affreschi, a cura della restauratrice Pinin Brambilla Bacilon, oltre alla revisione della copertura, lavori conclusi nel 1973.
2001 – Gli ultimi interventi conservativi che hanno riguardato Sant’Alessandro sono stati compiuti tra il 2001 e il 2007 e hanno riguardato il consolidamento generale dell’edificio e il restauro degli affreschi a cura del restauratore Giacomo Luzzana.

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