dedicata a Sant’Alessandro martire, la parrocchiale è inserita nel vecchio centro storico conservando l’orientamento liturgico tradizionale.
La facciata presenta un settore centrale leggermente avanzato decorato da quattro colonne corinzie che partendo da un alto basamento continuo completamente realizzato in pietra proseguono con base e capitelli corinzi sempre in pietra e fusto in muratura, reggendo la parte conclusiva della facciata costituita da trabeazione del fregio sormontato da un timpano triangolare, sopra il quale sono poste le tre statue in cemento che raffigurano S. Alessandro al centro con angeli ai lati.
Questo settore presenta centralmente, nella parte inferiore, un portale in pietra di Zandobbio completo di coronamento con gocciolatoio sormontato da lunetta entro la quale è in rilievo, la Virtù della fede; sopra il portale è posta una finestra rettangolare che dà luce alla navata.
I settori laterali della facciata sono dotati anch’essi di un’alta zoccolatura dalla quale si innalzano quattro lesene in muratura che giungono sino a reggere la continuazione della trabeazione, fregio e cornicione del settore centrale.
Ricavati in questa alta zoccolatura sono gli ingressi laterali; questi sono sormontati da due nicchie nelle quali sono costudite le statue dei Santi Giuseppe e Pietro. Internamente la chiesa presenta pianta rettangolare suddivisa da quattro pilastri a pianta ottagonale, in tre navate; i pilastri sorreggono un cornicione sul quale si imposta la volta a tazza.
Lesene in stucco dipinte a finto marmo, partendo da un basamento in cemento sagomato e dipinto a finta pietra, si concludono con capitello in stucco in stile corinzio, il quale regge la trabeazione che dotata di fregio si completa nel cornicione che corre lungo tutto il perimetro della chiesa; sopra il cornicione ogni campata presenta una finestra semicircolare. Nella prima campata sono presenti a sinistra un quadro raffigurante S. Rocco e a destra quello figurante S. Sebastiano. Segue la seconda campata anch’essa avente due quadri: quello di sinistra riproduce la scena della cacciata dal tempio da parte di Gesù, mentre quello di destra raffigura l’ultima cena. La terza e ultima campata ospita a sinistra il quadro con lo Sposalizio della Vergine e a destra il quadro raffigurante Gesù in croce con ai piedi Maria e S. Carlo. Sempre nella terza campata, ma sulla parete rivolta verso il presbiterio, sono collocati due altari: a sinistra quello dedicato alla Madonna del Rosario e a destra quello dedicato a S. Giuseppe.
Il presbiterio è a pianta rettangolare e si conclude in un coro absidato; inoltre è rialzato rispetto alla navata centrale da tre gradini, dei quali uno più ampio permette di raggiungere a sinistra la cappella dedicata all’Addolorata e a destra la sagrestia.
La cappella dell’Addolorata è a pianta rettangolare suddivisa in due campate da lesene dipinte in finto marmo con fasce e capitelli ionici che reggono una trabeazione completa di fregio e cornicione che corre lungo tutto il perimetro della piccola cappella. Sopra di esse si imposta la tazza ellittica. Due finestre poste a sinistra della navata, la illuminano; a destra della navata invece sono collocate le tele che raffigurano l’Ultima Cena e la Maddalena che lava i piedi a Gesù
1171 – la storia antica della comunità ecclesiale di Cortenuova si fonde con le sorti della locale “villa regia”. Una sua chiesa, di cui si ha notizia in una pergamena del 1171, andò distrutta nel 1273 dalle armate di Federico II, che rasero al suolo l’intero castello
XV – intorno al 1400 sorse una nuova chiesa che, riguadagnata la sua autonomia, venne consacrata dal vescovo Girolamo Ragazzoni il 29 ottobre 1589 col titolo di S. Alessandro Martire
XVIII – vista la necessità di contenere più fedeli, la chiesa fu in seguito ampliata con lo sfondamento dell’abside e l’inserimento di un breve transetto
1800 – venne realizzato il nuovo altare maggiore su disegno dell’arch. Moroni, nel 1816 furono acquistati gli altari laterali e l’artista Pietro Roncalli eseguì gli affreschi della tazza del presbiterio
1800 – sul campanile rinnovato nel 1800, fu collocato nel 1837 il concerto di cinque campane
1843 – la facciata ad ordine unico corinzio, di ispirazione palladiana, fu eretta nel 1843 su disegno dell’arch. Berlendis
1877 – la chiesa fu nuovamente ampliata nel 1877 con l’aggiunta delle due navate minori ad opera dell’ing. Melchiotti di Brescia
1880 – il 22 agosto 1880 il vescovo Guindani procedette alla sua riconsacrazione confermandone il titolo antico
1890 – vennero eseguiti interventi di restauro sia interni che esterni
1953 – il campanile venne sopralzato e , dopo la grande guerra, vennero riconsacrate le campane
1958 – l’alta zoccolatura esterna della chiesa venne rivestita con pietra artificiale dalla ditta Compagnoni
1976 – durante i lavori di restauro venero rinnovate le tinte interne della chiesa ed effettuate operazioni di pulitura
1982 – vengono eseguiti interventi di restauro conservativo sulla facciata principale della chiesa
1988 – rifacimento delle coperture della chiesa
1994 – vengono eseguiti lavori di sistemazione ed adeguamento della zona presbiteriale
1998 – restauro delle cantorie lignee
2008 – rifacimento del sagrato e della gronda di copertura della facciata, inoltre vengono sostituite le lattonerie dei tetti