Chiesa di Sant’Agata Vergine e Martire (Trescore Cremasco)

Diocesi di Crema - chiesa parrocchiale - Lombardia

Trescore Cremasco - Piazza Chiesa, 1 - CR - 26017

0373/273025

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1103 – La chiesa vecchia, costruita nel 1103, fu demolita nell’agosto del 1757 e sostituita nel medesimo posto da altra più spaziosa, che corrisponde all’attuale chiesa intitolata a Sant’Agata Vergine e Martire.
Della chiesa vecchia venne demolita l’intera struttura ad esclusione dell’area attualmente occupata dall’altare maggiore e dal coro.
1551 – L’8 aprile 1551 la vecchia chiesa viene consacrata da Mons. Lana, Vescovo della diocesi di Piacenza, alla quale apparteneva la parrocchia.
1756 – Nel 1756 fu grande il fervore e l’entusiasmo dell’intera popolazione provata un secolo prima da eventi funesti.
Nel 1627 la lite fra i comuni di Bagnolo Cremasco e Trescore Cremasco sulla questione di assegnazione delle aree del “Moso” fu sfavorevole al nostro territorio danneggiandolo gravemente.
Nel 1630 la popolazione fu quasi interamente distrutta dalla pestilenza, una lunga tradizione parla di solo 7 uomini e di 7 donne sopravvissuti alla strage.
Alla metà del XVIII l’intera popolazione, si accinse a contribuire, insieme ai ricchi San. Vincenzo Magri e allo zio Sac. Giuseppe Magri alla realizzazione di una imponente Chiesa sia per dimensioni che per linee, che non aveva eguali fra tutte le Chiese del territorio cremasco.
1757 – Fra il 12 e il 20 agosto 1757, la vecchia Chiesa viene demolita, anche se la sua struttura poteva durare, unicamente perché insufficiente a contenere l’aumentata popolazione che nel 1756 era di 748 anime.
1757 – Il 21 agosto 1757, appena ultimati i lavori di demolizione della Chiesa vecchia, Mons. Lombardi Vescovo diocesano e il Sac. G. Battista Foglia solennemente posarono la prima pietra, i cui preparativi incominciarono nel 1749, preparandone il materiale.
1759 – Nel 1759, alla vigilia di Natale nonostante il grande freddo fu terminata la costruzione. La pianta dell’edificio è immaginata come una croce greca. L’interno dà senso di spazio tra mura robuste e volte aeree; una grandissima calotta emisferica, librata sul dosso di 4 archi incorporati nelle volte raccoglie in unità i membri architettonici delle 4 braccia; il presbiterio e l’abside quadrata sono dominati da una calotta minore. I grandi finestroni incorniciati creano suggestivi chiaroscuri.
1761 – Dal 1761 il tempio fu intonacato di calce al suo interno e ornato di varie pitture che proseguirono per 6 anni, sino al 1767.
1802 – Nel 1802 viene incaricato il falegname Pietro Rizzi di Fornovo per la costruzione della Bussola alla porta principale della Chiesa in essenza di noce, il collaudo avviene il 20 maggio 1805.
1803 – Nel 1803 viene incaricato il tagliapietre Giacomo Mandelli di Brembate Inferiore per la fornitura di vasellame, una cimasa della croce e la cornice della cupola.
1847 – Nel 1847, la sua cuspide terminale fu percorsa dal fulmine che ne abbattè la sommità e rovinò anche la cupoletta del bresbiterio. Il suo rifacimento fu compiuto nel 1862 ad opera dell’Ing. Francioli.
1900 – Alla fine del 1800 la Chiesa ha assunto quell’aspetto fastoso e solenne che l’architetto (di cui non si conosce il nome) ed i pittori le avevano previsto, è uno dei più bei modelli d’interno di stile barocco del nostro territorio. Nel XX secolo le opere murarie esterne e quelle decorative e linee sono state oggetto di restauri conservativi e manutenzioni. L’ultima opera importante sulle facciate esterne e alla copertura è avvenuto nel 1966.
2018 – Nel 2018 la parte esterna della Chiesa è stata oggetto di manutenzioni inerenti le coperture dell’aula del popolo, del presbiterio e degli altari minori. Il restauro delle pietre inerenti i vasellami e la cimasa della facciata Ovest.
2018 – Consolidamento per opere di manutenzione straordinaria della copertura in legno e soprastanti coppi di recupero, impianto linea vita, impianto protezione fulmini, impianto anti piccioni. L’intervento è stato realizzato con finanziamento CEI.
Restauro delle pietre arenarie e gli ornamenti della facciata principale in lato Ovest.

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