posta lungo la contrada maggiore e preceduta da un ampio sagrato,la chiesa presenta la facciata rivestita in marmo di Botticino. Quattro colonne poggianti su alto basamento la suddividono in tre settori, innalzandosi sino ad incrociare il fregio su cui poggia, solo nel settore centrale, il timpano triangolare che conclude la facciata. Sopra il timpano, sono collocate le statue raffiguranti S. Agata circondata da angeli. Nel settore centrale è collocato il portale d’ingresso completo di fregio, gocciolatoio e sorretto da due modiglioni. Sopra il portale, è posto un bassorilievo raffigurante scene della vita di Sant’Agata. Più in alto, è collocata entro sfondato, una finestra ad arco che illumina la navata. Nei due settori alle estremità sono posti gli ingressi laterali e si ripropongono gli stessi motivi decorativi del settore centrale. Sopra gli ingressi vi sono altri due bassorilievi, uno per parte, raffiguranti il Processo della Santa e il suo Martirio; più in alto sono collocate due finestre ad arco.
Internamente presenta una pianta rettangolare a tre navate, suddivisa da arcate poggianti su colonne rivestite in stucco, in sei campate. Il fregio e il cornicione corrono lungo le pareti della navata e su di essi si imposta la volta a vela arricchita da rosoni, sei per parte. Le navate laterali sono più basse della centrale e sono coperte da volta a crociera. Nella prima campata è collocato a sinistra il Fonte battesimale e a destra la cappella dedicata ai Ss. Pietro e Paolo. Nella seconda campata vi è a sinistra l’altare dedicato alla Madonna e Santi e a destra quello dedicato a S. Andrea Apostolo. Nella terza campata sono posti a sinistra un pulpito e a destra l’ingresso laterale. Nella quarta campata è presente a sinistra la cappella dedicata al “Corpus Domini” e a destra quella dedicata a N.S. del S. Cuore. La quinta campata ospita a sinistra la cappella dedicata al Crocifisso e Santi e a destra la cappella dedicata al S. Cuore di Gesù. Nella sesta ed ultima campata si trovano a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del S. Rosario e a destra quella dedicata alla Pietà. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di cinque gradini, ha pianta rettangolare coperta da volta a vela e si completa nel coro poligonale con relativo catino di raccordo alla vela, realizzato in spicchi. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio, conducono alla sagrestia e a vani accessori.
XII – un’antica tradizione vuole che la prima parrocchiale di Martinengo fosse la chiesa del SS. Salvatore, oggi detta di S. Fermo, fuori la cerchia medievale
1320 – l’attuale chiesa sarebbe stata fondata nel 1320, pochi anni prima che papa Giovanni XXII, con bolla del 22 settembre 1330ponesse Martinengo sotto il dominio e la protezione della sede apostolica, sottraendo il suo territorio e la sua gente da ogni potestà temporale
1451 – il 17 aprile, la comunità deliberava di ampliare la chiesa. Il progetto fu approvato dal Podestà Guardino Colleoni, previa autorizzazione del vescovo Barozio. Si trattò in effetti di una vera e propria ricostruzione su pianta nuova, in stile gotico a tre navate e a sei campate, articolate da imponenti pilastri, parte in blocchi in pietra di Bagnatica e parte in cotto
1785 – la parte absidale, già decorata con stucchi di Matteo Camuzio, venne sistemata dall’architetto Bianconi
1826 – iniziarono i lavori di ammodernamento che trasformarono in stile impero le originarie strutture gotiche, con la correzione degli archi, lo sfondamento delle cappelle, il rivestimento in scagliola dei pilastri e la decorazione generale
1848 – venne costruita la monumentale facciata in marmo di Zandobbio e marmo di Rezzato
1910 – il 7 febbraio, il vescovo Radini Tedeschi consacrò l’altare maggiore
1940 – la chiesa venne consacrata il 30 marzo dal vescovo Adriano Bernareggi, conservando l’antico titolo di S. Agata vergine e martire, le cui reliquie furono incluse nell’altare maggiore con quelle dei santi Adriano e Giovanni Bosco
1948 – furono installati gli sbalzi in rame della porta centrale, realizzati dall’artista Attilio Nani
1966 – vengono ritinteggiati i prospetti laterali della chiesa
1970 – viene presentato il progetto di nuovo impianto di riscaldamento
1975 – vengono restaurate e consolidate le statue poste in facciata
1976 – il castello campanario viene elettrificato
1978 – eseguiti lavori di sistemazione della copertura della chiesa
1983 – rifacimento degli intonaci
1989 – viene presentato il progetto per la sistemazione della zona presbiterale
2015 – la facciata è sottoposta ad un generale intervento di restauro