Chiesa di Sant’Agata (Martinengo)

Diocesi di Bergamo - chiesa parrocchiale - Lombardia

Martinengo - BG - 24057

0363/987105

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XII – un’antica tradizione vuole che la prima parrocchiale di Martinengo fosse la chiesa del SS. Salvatore, oggi detta di S. Fermo, fuori la cerchia medievale
1320 – l’attuale chiesa sarebbe stata fondata nel 1320, pochi anni prima che papa Giovanni XXII, con bolla del 22 settembre 1330ponesse Martinengo sotto il dominio e la protezione della sede apostolica, sottraendo il suo territorio e la sua gente da ogni potestà temporale
1451 – il 17 aprile, la comunità deliberava di ampliare la chiesa. Il progetto fu approvato dal Podestà Guardino Colleoni, previa autorizzazione del vescovo Barozio. Si trattò in effetti di una vera e propria ricostruzione su pianta nuova, in stile gotico a tre navate e a sei campate, articolate da imponenti pilastri, parte in blocchi in pietra di Bagnatica e parte in cotto
1785 – la parte absidale, già decorata con stucchi di Matteo Camuzio, venne sistemata dall’architetto Bianconi
1826 – iniziarono i lavori di ammodernamento che trasformarono in stile impero le originarie strutture gotiche, con la correzione degli archi, lo sfondamento delle cappelle, il rivestimento in scagliola dei pilastri e la decorazione generale
1848 – venne costruita la monumentale facciata in marmo di Zandobbio e marmo di Rezzato
1910 – il 7 febbraio, il vescovo Radini Tedeschi consacrò l’altare maggiore
1940 – la chiesa venne consacrata il 30 marzo dal vescovo Adriano Bernareggi, conservando l’antico titolo di S. Agata vergine e martire, le cui reliquie furono incluse nell’altare maggiore con quelle dei santi Adriano e Giovanni Bosco
1948 – furono installati gli sbalzi in rame della porta centrale, realizzati dall’artista Attilio Nani
1966 – vengono ritinteggiati i prospetti laterali della chiesa
1970 – viene presentato il progetto di nuovo impianto di riscaldamento
1975 – vengono restaurate e consolidate le statue poste in facciata
1976 – il castello campanario viene elettrificato
1978 – eseguiti lavori di sistemazione della copertura della chiesa
1983 – rifacimento degli intonaci
1989 – viene presentato il progetto per la sistemazione della zona presbiterale
2015 – la facciata è sottoposta ad un generale intervento di restauro

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