La ridotta chiesetta si apre al termine di un piazzale convertito a parco delle rimembranze e delimitato da quattordici steli sulle quali sono iscritti i nomi dei caduti, della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, originari di Colmegna. Il piazzale è sorvegliato da un campanile in cemento armato, opera del 1983. La chiesetta, invece, fu costruita nel 1956 e presenta, nonostante quella data, un impianto tipologico tradizionale: pianta ad aula unica piuttosto ridotta in dimensioni e senza alcuna abside. Alla tipologia fanno riscontro le scelte estetiche adottate dal progettista, che scelse di anticipare alla facciata un pronao sorretto da due pilastri a sezione quadrangolare reggenti un timpano triangolare. La località si apre sul versante a valle della strada che dal lago, sulla riva di Colmegna, sale verso monte e l’abitato di Agra.
1956 – Il 1° luglio 1956 ebbe luogo la cerimonia d’inaugurazione e di benedizione della piccola chiesetta, posta su un tornante a monte dell’abitato di Colmegna e subito dedicata alla memoria dei caduti nelle due guerre originari della località. L’idea di costruire il sacrario risaliva a qualche decennio precedente ed era maturata in seno all’Associazione Combattenti e Reduci già durante le dure prove di guerra. Il terreno per la cappella fu donato da Erminia Bertoni. Il progetto del ridotto edificio sacro fu redatto dal geom. Giovanni Marovelli. Al momento della consacrazione, l’altare della chiesetta fu ornato con una statua di S. Rita.
1983 – Pochi anni dopo la consacrazione della cappella, il sagrato antistante fu trasformato in parco delle rimembranze, con quattordici steli, un tempo vigilate da altrettanti cipressi, sulle quali furono incisi i nomi dei caduti colmegnesi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1983, l’arch. Sandro Mazza, originario di Tradate, ma con studio a Luino, innalzò un campanile in cemento armato del tutto autonomo rispetto alla chiesetta e posto a vigilare l’ingresso al ridotto parco delle rimembranze. Su di esso fu posta un’antica campana proveniente dal concerto della chiesa parrocchiale di S. Caterina, nel centro di Colmegna. Un generoso aiuto per l’opera fu fornito da una benefattrice, Bramina Bertolini. In quell’occasione furono eseguiti anche non meglio precisati lavori di restauro all’interno e all’esterno della cappelletta/sacrario inaugurata nel 1956.