addossata alla parrocchiale, la chiesa è preceduta da un ampio sagrato. La sua facciata, dalle semplici linee, è inserita in un fabbricato civile distinguendosi dal resto, perché delimitata da due lesene in muratura appena accennate e sormontate da un timpano triangolare; centralmente è posto il portale in pietra arenaria. Internamente presenta una pianta rettangolare coperta da volta a botte. Nella parete di sinistra della navata è collocata una piccola cappella, con sfondato ad arco dotato di altorilievo raffigurante la Vergine inginocchiata dinnanzi a Gesù Morto. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di un gradino, ha pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Un ingresso posto a destra del presbiterio conduce al campanile
1336 – con riferimento ad una nota del 15 ottobre, si evince che l’ oratorio apparteneva alla Confraternita dei Disciplini di S. Maria Maddalena
1466 – il vescovo Donato concesse la licenza di “far messa tanto di sopra quanto di sotto”. Infatti l’oratorio, in origine era diviso in due piani
1575 – a seguito della visita apostolica del cardinale Borromeo, venne decretato di chiudere una finestra ad altezza d’uomo “per evitare che si ascolti dall’esterno la S. Messa”
1618 – il 20 maggio fu accordato il permesso di ricostruire la chiesa “con volte a botte sull’aula e arco a tutto sesto sul presbiterio”. Nel 1622 venne realizzata la sagrestia, nel 1629 l’ancona in stucco, nel 1634 l’alloggio per il predicatore, nel 1639 le campane e nel 1671 l’altare in marmo del Cristo miracoloso
1858 – la chiesa risulta in uso della ricostruita Confraternita del Ss. Sacramento
1945 – la chiesa di proprietà dell’ente Assistenziale Comunale viene ceduta alla parrocchia
2014 – restauro conservativo dell’ apparato parietale interno