Posta all’estremità sud della contrada principale della frazione di Dezzo, in prossimità del cimitero, la chiesa presenta l’orientamento liturgico tradizionale con l’abside rivolta verso est e la facciata verso ovest. La facciata è preceduta da uno spazio di sagrato pavimentato in porfido, delimitato da parapetto in muratura di pietrame ad andamento leggermente curvo. Frontalmente la chiesa presenta un pronao a tre campate composto nella parte centrale dall’ingresso principale alla chiesa, e ai lati da due portici aperti con archi a tutto sesto. I due portichetti laterali sono delimitate da cancelli in ferro ed ospitano le lapidi dei Caduti delle guerre e dei morti per il disastro della diga del Gleno. Il portale d’ingresso alla chiesa è in pietra lavorata sormontato da timpano spezzato. Oltre il pronao la facciata continua molto semplice, coronata da cornice in pietra artificiale a due spioventi a mo’ di gronda, presenta al centro la finestra che illumina la navata con ampia cornice architettonica di pietra artificiale. Attraverso l’ingresso, seguito da bussola in noce, si perviene al vano della chiesa, che presenta pianta ad una sola navata suddivisa in tre lesene di stucco in quattro campate, ciascuna dotate di cappelle laterali tranne la terza, ove le cappelle sono state chiuse per fare da bussola agli ingressi laterali. Le lesene oltre il basamento in graniglia, che si appoggia su zoccolatura continua in marmo, sono complete da capitelli corinzi in stucco dipinti e dorati; sopra i capitelli corre la trabeazione, completa di fregio, sul quale sporge il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Quattro finestre per lato, con relativa strombatura di raccordo alla volta, danno luce alla navata. Il presbiterio, di poco più ristretto della navata, è a pianta rettangolare coperto da volto a botte, si completa nel coro a pianta semicircolare con il solito catino absidale. La decorazione presenta tinte leggere e chiare, arricchite da appropriate dorature.
788 – nel 788 venne realizzata una chiesa primitiva dedicata a Santa Maria Maddalena, edificata dai Longobardi sotto Carlo Magno
1350 – nel 1350 la chiesa venne ricostruita sulla precedente che fu distrutta
1687 – il 15 giugno 1687 venne posata la prima pietra per la realizzazione dell’attuale chiesa, edificata sulle rovine della precedente.
1754 – nel 1754 la chiesa divenne chiesa parrocchiale sotto l’invocazione di Santa Maria Maddalena
1905 – realizzazione dell’affresco del Miracolo di San Siro
1953 – il 5 ottobre 1953 mons. Guglielmo Bosetti consacrò il nuovo concerto di cinque campane
1965 – rifacimento della decorazione interna
1967 – il 22 ottobre 1967 mons. Clemente Gaddi arcivescovo di Bergamo consacrò la chiesa in onore di Santa Maria Maddalena
1995 – lavori di ripristino, sistemazione e l’ultimazione di opere esterne
2012 – nuovo impianto di riscaldamento a pedane termiche ad acqua