La chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena si trova nel centro abitato di Bettegno, frazione del comune di Pontevico, nella Bassa Centrale Ovest bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso ovest. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro delimitato da cornicione marcapiano. Delle lesene poste ai lati del prospetto inquadrano in mezzeria: nell’ordine inferiore, il portale lapideo di accesso all’aula, completo di stipiti e sormontato da architrave e coronamento mistilineo; nel registro superiore, un finestrone parzialmente tamponato, con dritti e arco a tutto sesto. Il prospetto laterale sud alloggia un secondo accesso in chiesa e il campanile a pianta quadrata, che presenta in sommità cornicione e cuspide con base quadrata. L’interno, avente superfici riccamente ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle volte di copertura, a botte nella navata, nelle cappelle e nella zona presbiterale.
XVI – Le prime notizie storiche che riguardano la chiesa di Bettegno, dedicata a Santa Maria Maddalena, sono del 1565 e si riferiscono alla visita pastorale del canonico Girolamo Cavalli che ingiunse di realizzare alcune opere per rendere la chiese “almeno decente”. Queste opere, però, non erano state ancora eseguite nel 1572 quando il Pilati trovò quella “… chiesa in condizioni pietose sia come edificio che come suppellettili”. Il Pilati infatti ordina che si faccia “mensa lapidea super altari maiori”, che si rinnovi la pala dell’altare, che si pongano i sedili nel coro per i sacerdoti, che si ripari il tetto secondo il progetto fatto, che si mettano le vetrate alle finestre, che si chiudano le finestrelle del campanile e che si imbianchi la sacrestia, collocando poi un armadio per i paramenti. Dalla descrizione si apprende che vi erano due altari con dei legati particolari fatti da alcune famiglie.
XVI – Il 20 maggio 1580, l’Agostini, inviato dal cardinale Borromeo, deve constatare che molti decreti del Pilati erano stati ignorati. Lo stesso Carlo Borromeo nel luglio dello stesso anno dispone che in quella chiesa non si debba celebrare. Ordina che si restauri, si facciano pavimento e soffitto e si acquisti almeno una piccola campana, si completi la costruzione della sacrestia e si riempia l’altare vuoto di San Rocco.
XVII – Nella seconda metà del XVI secolo sono stati eseguiti interventi di rifacimento, voluti da Camillo Ugoni, di cui la realizzazione dell’altare contenente la pala raffigurante Sant’Antonio da Padova del 1683.
XIX – Il 23 marzo 1956, Bettegno fu eretta parrocchia da monsignor Giacinto Tredici, con decreto che recita: “Il territorio detto Bettegno con la sua chiesa dedicata a S. Maria Maddalena penitente, con tutte le sue famiglie e gli abitanti in esso esistenti, dismembriano e stacchiamo dal territorio della Parrocchia Abbaziale di Pontevico cui appartiene, con i confini risultati dalla carta topografica da Noi firmata e allegata… Il territorio sopra detto, con la sua chiesa dedicata a S. Maria Maddalena, in forza di questo decreto lo erigiamo Parrocchia in suo pieno diritto… Questo nostro decreto sarà pubblicato durante la S. Messa solenne nel giorno della chiusura delle Ss. Quarant’ore, 3 aprile 1956, nella chiesa di S. Maria Maddalena in Bettegno, e da quel giorno avrà tutto il suo valore”. Probabilmente sono stati eseguiti interventi di adeguamento della chiesa parrocchiale alle nuove necessità liturgiche sorte dopo gli avvenimenti del 1890 e del 1956.
XX – La chiesa di Santa Maria Maddalena dovette sacrificare i sacri bronzi alle nefaste necessità della guerra, ma nel 1948 la popolazione, ripristinò e rinnovò il concerto di cinque campane, installato dalla ditta Francesco ing. De Poli di Vittorio Veneto.