La Chiesa di Santa Maria Immacolata domina la Piazza della Parrocchiale che si apre nel centro storico di Origgio, nei pressi della storica Villa Borletti.
La chiesa è di probabile origine medievale, citata con certezza nelle fonti dal XVI sec. sorse come edificio a navata unica.
Ampliata nel XIX secolo, fu oggetto di un ulteriore ampliamento nel XX sec., che ha sostanzialmente conferito l’aspetto attuale.
La facciata a salienti è sormontata da un timpano e decorata con mosaici policromi, e preceduta da un portico con timpano sorretto da colonne e pilastri con capitelli ionici, sul quale si legge la dedicazione della chiesa.
L’edificio è impostato su pianta a croce latina a tre navate, conclusa da presbiterio e coperto da un sistema di volte a tutto sesto, poggianti su colonne e pilastri, e lunette sulla navata centrale, a crociera sulle navate laterali, a cupola all’incrocio tra navate e transetto.
Il campanile, completato da una cuspide, si imposta sul lato sud.
Entrando nella chiesa dall’ingresso principale, sormontato dalla balconata per organo, a destra si trova la cappella del Battistero, lungo le navate sono disposti confessionali lignei e nel transetto si collocano due ampie cappelle laterali con altare, delimitate da balaustre marmoree, coperte in volta, che conservano dipinti di varia epoca.
L’altare a sud è sovrastato da una nicchia con statua della Madonna del Rosario, l’altare a nord dal dipinto del Sacro Cuore di Gesù con cornice in marmi policromi, e conserva le spoglie di un martire donate dalla famiglia Borromeo nel XVIII sec..
Il presbiterio ospita l’altare maggiore barocco in marmi policromi, completato da tempietto e statue di angeli, costruito nel XVIII sec. con risorse fornite dalla nobile famiglia Borromeo.
La decorazione ad affresco della chiesa fu realizzata tra il 1939 ed il 1942 dal pittore Antonio Pasetti di Arcisate.
1570 – La chiesa di S. Maria in Origgio è citata negli atti della visita pastorale dell’Arcivescovo Carlo Borromeo nel 1570: situata al centro dell’abitato, dedicata alla Madonna Assunta essa risultava in costruzione grazie alle elemosine, aveva una sola navata, mancavano campanile e porte.
Il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani (fine XIII.inizio XIV sec.) rileva ad Origgio, in pieve di Nerviano, l’esistenza di tre chiese, tra cui S. Maria, dotata di tre altari. L’edificio in costruzione nel XVI sec. è di probabile fondazione medievale.
1596 – Nel 1596 giunse in visita ad Origgio mons. Albergati, inviato dal cardinale Federico Borromeo, il quale presenziò ad una messa nella chiesa di S. Maria Assunta, poiché la chiesa di S.Giorgio, all’epoca parrocchiale, era stata danneggiata dal crollo del campanile. S. Maria era priva di sacrestia e di abitazione per il parroco; intorno alla chiesa si estendeva un cimitero.
1684 – Nel 1684 la chiesa risultava dedicata alla Madonna Immacolata e non più all’Assunta; aveva due cappelle per lato, ed il campanile era stato iniziato.
1701 – La traslazione della sede parrocchiale da S. Giorgio alla chiesa della Madonna Immacolata avvenne il 1° agosto 1701.
1703 – L’altare maggiore in marmi policromi, in sostituzione di un precedente altare, fu costruito a partire dal 1703, ma nonostante le risorse fornite dalla nobile famiglia Borromeo i lavori procedettero con difficoltà, poiché esso risultava ancora in costruzione nel 1740, ed ultimato solo entro il 1761, completo di tempietto e statue di angeli.
1831 – La chiesa fu ampliata a partire dal 1831, risultando insufficiente per la popolazione in crescita, ormai di anime 1378. I lavori furono completati verso il 1842 e, dopo aver rinnovato la chiesa, gli origgesi vollero anche un nuovo organo, ultimato nel 1844.
1912 – Nel 1912 fu deciso un nuovo ampliamento dell’edificio, ipotizzato già nel 1910, e sostenuto da un comitato per la raccolta dei fondi necessari alle opere. L’8 settembre 1912 fu posta e benedetta la prima pietra, alla presenza del card. Andrea Carlo Ferrari, ed i lavori risultavano completati nel 1914.
1939 – La decorazione pittorica della chiesa fu affidata al pittore Antonio Pasetti di Arcisate, vincitore del concorso che era stato appositamente indetto. I lavori iniziarono nel 1939, dopo alcune interruzioni ripresero nel 1941.
2001 – Tra il 2001 e il 2002 sono stati effettuati alcuni interventi sugli intonaci.