L’edificio, con orientamento nord-est/sud-ovest, è situato in posizione elevata rispetto all’abitato. La facciata, con finitura a raso pietra, presenta un portale d’ingresso centrale affiancato da due finestre. In corrispondenza del prospetto sud-est è presente la sacrestia e, al livello inferiore, l’ossario decorato con il gruppo scultoreo della Pietà. Il campanile si innesta tra la copertura della chiesa e quella della sacrestia.
L’interno si sviluppa ad aula con intradosso della copertura lignea a vista, presbiterio e abside semicircolare, con affreschi con la raffigurazione di Sant’Antonio da Padova, la Madonna di Loreto e San Bartolomeo, oltre alla raffigurazione dello Spirito Santo con Cherubini in corrispondenza della volta. Sulla parete sinistra dell’aula sono stati collocati alcuni dipinti, staccati nel 2003 dalla corte del colombaio nella vicina frazione di Molena, con la raffigurazione di Sant’Apollonia e la Madonna con Bambino e San Bernardino.
1298 – La chiesa fu citata per la prima volta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero del 1298, con la dedicazione a San Bartolomeo, santo patrono della nobile famiglia Parravicini alla quale si deve la sua fondazione.
1455 – Nella visita pastorale del 1455 dell’Arcivescovo Gabriele Sforza la chiesa viene citata e brevemente descritta.
1574 – La chiesa viene descritta all’interno della relazione del parroco del 1574, propedeutica alla visita pastorale, come un edifici in cattive condizioni e non più utilizzata.
A seguito della visita pastorale di San Carlo dello stesso anno vengono indicate alcune disposizioni come la riparazione delle pareti e del tetto, il rifacimento degli altari e la decorazione delle pareti interne. Nello stesso documento viene indicata la denominazione come Madonna di Loreto.
1650 – Entro il 1650 vennero completati i lavori di risanamento e ristrutturazione della chiesa.
All’interno della relazione della visita pastorale del 1686 dell’Arcivescovo Federico Visconti la chiesa viene citata con l’intitolazione alla Beata Vergine di Loreto, oltre alla descrizione dell’edificio.
1707 – Nel 1707 il Vescovo Archinti, considerato lo stato di degrado e cattiva conservazione della chiesa ne ordinò la chiusura al culto.
1979 – Lo stato di abbandono dell’edificio durò fino al 1979 quando si iniziarono i lavori di restauro con il risanamento e rifacimento del tetto e delle murature, oltre al restauro delle pareti interne che ha permesso di conservare alcuni preziosi affreschi in corrispondenza dell’abside.