Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Milano)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Milano - Via De Amicis 15 - MI - 20100

02/58101583

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XIII – L’attuale chiesa di epoca barocca fu costruita nell’area di un antico convento femminile esistito già dall’inizio del Duecento e fondato dalle Agostiniane, divenute poi Domenicane. Tramite degli scavi archeologici condotti negli anni Ottanta del Novecento sono emersi alcuni resti della chiesa conventuale e alcuni affreschi trecenteschi a decorazione dell’abside.
1589 – Vennero intrapresi i lavori di demolizione della piazza antistante l’originaria chiesa per provvedere al rifacimento della stessa. E’ attestata la partecipazione a questa prima fase di demolizione di Vincenzo Seregni ma non è escluso un coinvolgimento suo e di Fabio Mangone nella progettazione della nuova chiesa. Ad ogni modo il progetto della nuova chiesa, per essere approvato dal cardinale Federico Borromeo, non può essere posteriore al 1631.
XVII – Alla fine del Seicento fu costruito il campanile con cupola a bulbo.
1629 – Nel XVII secolo viene intrapreso un intervento di rinnovo e riedificazione della chiesa su progetto probabilmente dell’ingegnere Giovan Battista Pessina, forse sotto la supervisione di Francesco Maria Richini.
1643 – Durante gli anni di ristrutturazione del complesso i documenti registrano i nomi di Carlo Buzzi (1647) e di Giulio Cesare Mangone (soprintendente ai lavori fino al 1643).
1655 – Il 15 giugno 1955 venne firmato il contratto d’appalto per la decorazione della cappella maggiore, firmato da suor Francesca Leonora Omodei, contratto che prevedeva la sovrintendenza del Buzzi. La conclusione dei rifacimenti interni della chiesa, tramite le elargizioni della famiglia Omodeo nella figura del cardinale Luigi Omodeo, avvenne entro il 1669, con la trasformazione della chiesa in mausoleo di famiglia.
1797 – Dopo la soppressione del convento alla fine del XVIII sec., la chiesa venne aperta al pubblico e decurtata del coro claustrale.
1811 – La pala seicentesca dell’altare maggiore, commissionata dal cardinale Omodei a Salvator Rosa, venne trasportata nella chiesa di Notre Dame a Parigi nel 1811 e fu sostituita con un grande altorilievo in marmo raffigurante l’Immacolata Concezione, opera di Francesco Somaini, realizzata nel 1839.
1903 – La facciata principale venne ricostruita su progetto di Cesare Zanetti.
1907 – La chiesa venne consacrata il primo aprile 1907 dal cardinale Andrea Ferrari.
2009 – Opere di restauro delle superfici esterne (chiesa e campanile), ricorsa del manto di copertura e restauro degli stucchi della volta.