La chiesa di Santa Maria è collocata all’esterno del centro storico di Longone, nei pressi del cimitero. La facciata, sormontata da un timpano, è tripartita da quattro lesene. Sulla falda destra del tetto si innesta il campanile a vela. Nel piccolo piazzale di fianco alla costruzione sorge il monumento ai caduti.
L’interno si presenta con un’aula ad unica navata su cui si innesta il presbiterio semicircolare. La decorazione ad affresco fu eseguita in anni recenti, nel 1969, dal pittore Vilasco Fiorentino. Sulla volta della navata sono raffigurate l’Assunzione della Vergine al centro, Ester e Giuditta, nei tondi laterali; sull’arco che divide l’aula dal presbiterio, un Crocifisso è sorretto da angeli. La volta dell’area presbiterale presenta invece la Trinità ed i busti di Ruth e Rebecca. Le pareti dell’abside recano le figure dei Santi Gioacchino ed Anna, ai lati della pala d’altare, la Madonna del Rosario, opera datata e firmata da Pompeo Nasello Ferro: “g. p. pompeius nasellus ferrus f 1586”. La Vergine consegna un cesto di rose a san Domenico, colui che ha maggiormente contribuito alla diffusione del culto del Rosario, i cui Misteri sono rappresentati nei riquadri intorno alla scena principale; nella fascia inferiore sono ritratti alcuni protagonisti della battaglia di Lepanto, vinta dalla Lega Santa grazie al miracoloso intervento della Vergine del Rosario. L’altare è inoltre è caratterizzato da un paliotto in scagliola realizzato nel 1714 da Pietro Solari. Tornando nella navata, all’inizio del fianco sinistro è collocata una statua della Madonna del Rosario; sulla controfacciata infine è appeso un ritratto di prelato.
1327 – In origine l’edificio era costituito da una semplice cappella. Durante l’epidemia di peste del 1327 fu trasformata in lazzaretto.
1579 – Fu ampliata sicuramente entro il 1579, quando a Longone venne fondata la Confraternita del Santo Rosario, alla quale fu affidata la cura della chiesa.
1765 – Nel 1765 fu completamente ricostruita in stile barocco, in seguito ad un crollo. Nel corso degli scavi per le fondamenta del nuovo edificio religioso, fu riportata alla luce un’ara pagana dedicata ad Ercole Invincibile, che oggi risulta dispersa. I lavori di ricostruzione si protrassero fino al 1840, anno in cui fu completata la facciata.
1920 – Nel 1920 fu restaurata perché, durante la prima guerra mondiale, venne trasformata in caserma militare.